“Ai medici di famiglia la possibilità di sperimentare i farmaci sui territori colpiti da Covid-19” ► Dott. Vaia (Dir. Spallanzani)

Il nuovo bollettino della Protezione Civile in Italia riporta dati sempre più allarmanti. Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, sono 86.498 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (sono 5.959 in più rispetto a ieri per una crescita del 7.4%). Di queste, 9.134 sono decedute (+969, +11.9%) e 10.950 sono guarite (+589, 5.7%). In Italia i soggetti attualmente positivi sono 66.414.

Ma quale è la situazione coronavirus nel Lazio? Cosa si aspetta il sistema sanitario nei prossimi giorni?

Lo abbiamo chiesto al Dott. Francesco Vaia, Direttore Sanitario INMI Lazzaro Spallanzani. Ecco l’intervista di Luigia Luciani e Stefano Molinari a ‘Lavori in Corso’.

“La situazione dello Spallanzani è da qualche giorno abbastanza contenuta, anzi dobbiamo registrare un lieve decremento del numero di ricoveri, oggi siamo a -12 rispetto a ieri.

“Vi posso anticipare che proprio in queste ore allo Spallanzani stiamo lavorando per coordinare un gruppo di integrazione ospedale-territorio, quindi Spallanzani-medici di famiglia, che analizzerà soprattutto nel Lazio cosa è successo nei cluster.

Bisogna andare lì – ci stiamo organizzando con dei camper medicalizzati – per verificare cosa è successo e, con il supporto di Ema e Aifa, dare ai medici di famiglia la possibilità di sperimentare sul territorio i farmaci. La sfida a mio giudizio si vince con le sinergie del territorio, questa è una sfida di sistema a cui rispondere con il sistema. L’ospedale deve essere l’ultimo posto in cui arrivare, prima se possibile bisogna curarsi in casa

Io credo che abbiamo raggiunto una media costante e continua, se dovesse – io credo che non avverrà – esserci un aumento siamo attrezzati per fronteggiarlo.”.


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