Mura in rovina e vetri spaccati: le conseguenze delle rivolte nelle carceri italiane

Le ultime rivolte dei detenuti contro le restrizioni decise per il coronavirus hanno provocato non pochi danni alle Forze dell’Ordine, oltre che ai cittadini.
Sono infatti indelebili i segni lasciati dai rivoltosi sulle strutture carcerarie italiane: si va da pareti che sembrano stare in piedi per miracolo a materiali di primo soccorso e cibo rovesciati a terra senza alcuna più possibilità di utilizzo.

Per cercare una soluzione temporanea e attenuare le proteste, i giudici di sorveglianza hanno concesso a Santa Maria Capua Vetere, come a Poggioreale e Fuorni la possibilità ai detenuti in semi-libertà, mentre dal Pd avanzano le prime proposte di domiciliari per detenuti quasi a fine pena.

Ancora nessun provvedimento però per le strutture rese fatiscenti dalla guerriglia scatenata iri da questi ultimi: ecco le immagini.