“Impensabile che qualcuno riparta prima, ci sono squadre intere in quarantena“: Enrico Preziosi ci mette la faccia. Intervenuto a Radio Radio Lo Sport il presidente del Genoa ha bocciato senza mezzi termini l’ipotesi che per le squadre senza contagi si possa ricominciare gli allenamenti.
Nemmeno l’ipotesi che il campionato possa continuare tramite l’opzione playoff va a genio al patron rossoblù, che tra le tante critiche dà un’importante notizia sulla ripartenza se non delle partite, quantomeno degli allenamenti. In uno stato di inattività (l’allenamento in casa non è da considerarsi come quello in campo) i calciatori dovrebbero infatti ripartire con un mini-ritiro prima di dare di nuovo inizio ai giochi.
Ecco perché Preziosi spera comunque di poter rivedere tutte le compagini del campionato riunite nei rispettivi posti di lavoro prima dei primi giorni di aprile.
Ecco l’intervista rilasciata ai nostri microfoni dal presidente del Genoa.
Preziosi: “Ripartire a giugno sarebbe un disastro. Ipotesi Playoff? Un’idiozia totale”
Direttive della Lega
“Si sta cercando di programmare le cose puntando a fine marzo o i primi giorni di aprile, ma è evidente che è una situazione che va monitorata, perché fin quando ci saranno tanti infetti e morti non so quali saranno i provvedimenti che ci riguarderanno.
E’ difficile fare una previsione, io come tutti spero che si possa dare continuità al campionato, sarebbe importante per tutta la Serie A.
Non è possibile pensare a una ripresa a macchia di leopardo, non si può fare “io comincio e tu aspetti”, sappiamo bene che ci sono molte squadre in quarantena, per cui non si può pensare che qualcuno riprenda prima degli altri solo perché non ha la stessa situazione. Una ripartenza deve essere condivisa con tutte le società.
L’ipotesi playoff
Playoff? Secondo me l’unica ipotesi che ha senso è tentare di finire il campionato, l’ipotesi playoff o playout è un’idiozia totale, non è prevista da regolamento né dalle norme della Serie A. Non si può inserire qualcosa strada facendo solo perché è un fatto straordinario, credo non se ne debba neanche parlare.
Per evitare maggiori danni dovremmo riuscire a terminare il campionato. I diritti televisivi e gli spettatori incidono parecchio sul dato economico delle società, per cui è evidente che questo va disciplinato ma soprattutto va calcolato in funzione di quel che potremmo fare. Se finissimo il campionato l’impatto sarebbe comunque gravoso ma non disastroso.
“Speriamo si ricominci in due settimane”
Penso che sia comunque difficile ipotizzare una ripartenza degli allenamenti alla fine di aprile. Chi resta fuori dall’attività agonistica per tutto questo tempo ha bisogno di almeno tre settimane per ripresentarsi su un campo, la preparazione andrà rifatta da capo. Se dovessimo pensare come l’Inghilterra di ripartire a fine aprile faremmo molta fatica. Si pensa e si spera che si ricominci gli allenamenti nell’arco di un paio di settimane.
Ci sono lavoratori dipendenti che hanno contratti costituzionalmente validi, se ci sono deroghe della federazione o da enti che possono permettersi di allungare i termini questo è un altro discorso. Teniamo presente che ci sono contratti di calciatori e prestiti che abbiamo che a giugno scadono. Partire a giugno sarebbe veramente un disastro, se ci fosse un ente autorizzato a darci delle deroghe tutto sarebbe possibile“.
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