Le TV censurano la disperazione delle persone e l’UE ci chiede di aspettare: tutto ciò è agghiacciante

“IO ACCUSO L’EUROPA”: FIRMA LA PETIZIONE

Fa gelare il sangue vedere sul Web immagini nascoste dalla televisione mainstream. Immagini di gente disperata, che piange davanti alle banche o sotto gli uffici dei sindaci, perché semplicemente se tu chiudi l’Italia e non dai da mangiare ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, ai microimprenditori, ai lavoratori precari, li metti sul lastrico.

Come tutti sanno la cosiddetta CEE nacque a Roma nel 1957.
Perché a Roma? Perché era molto importante, soprattutto nel secondo dopoguerra. A Roma diventammo uno degli stati fondatori: se ne sono dimenticati.

Per questo accuso l’Unione Europea e tutti coloro che come schiavi si inchinano all’Unione Europea per avere un po’ di euro in cambio della libertà.
Ascolto discorsi assurdi di svendita del nostro paese, di svendita delle cose più sacre che abbiamo, dei nostri simboli, del nostro patrimonio artistico.
Discorsi agghiaccianti, agghiaccianti come dire “che bello, abbiamo ottenuto che entro 15 giorni ci daranno una risposta“.

La gente non li ha 15 giorni. Loro nei loro yacht e nelle loro ville si prendono tempo per dare una risposta che potrebbe essere data in cinque minuti.
Facciamo dunque un’azione di protesta e firmiamo la petizione da me lanciata.

Questa Unione Europea non ha anima, non ha cuore, non ascolta i drammatici problemi dei cittadini italiani. Questa Unione Europea non esiste.


✒️ CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE


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