“Certezze“, è questa la parola chiave per affrontare l’emergenza secondo il Senatore della Lega Stefano Candiani. I 15 punti percentuali persi dal nostro PIL nel primo trimestre vanno a confermare il bisogno di solidità per la nostra economia, che sarà la seconda grande emergenza da affrontare dopo la fine dei contagi da coronavirus.
Non piace l’atteggiamento di Giuseppe Conte a Candiani, che secondo il senatore starebbe prendendo tempo invece che agire con immediatezza, come le linee guida del partito leghista suggerirebbero: contributi a fondo perduto e il famoso whatever it takes sul debito pubblico di ispirazione draghiana sono i due capisaldi della Lega da proporre in Parlamento.
Ecco cosa ha detto Stefano Candiani a Stefano Molinari e Luigia Luciani.
“In Germania 156 miliardi immediati dal Parlamento al Governo. Lo avevamo proposto ma non ci hanno ascoltato” ► Sen. Stefano Candiani
“Abbiamo bisogno di decisioni veloci e rassicurazioni in questa situazione, non di prendere tempo come ha fatto Conte oggi facendo un po’ di cerchiobottismo, senza prendere impegni e facendo un intervento di venti minuti in cui ha semplicemente raccontato quello che si legge sui giornali.
Il problema purtroppo è diventato drammaticamente quello economico, c’è bisogno di certezze: in Germania il 23 del mese di marzo il governo chiede un budget di 156 miliardi. Il 25 di marzo il parlamento tedesco decide di sospendere il vincolo costituzionale e approva i 156 miliardi di budget proposti dal governo.
Noi purtroppo queste cose glie le abbiamo dette all’inizio, chiedendo di sfondare il debito pubblico per far fronte all’emergenza: è il famoso “whatever it takes” di Draghi.
La realtà è che hanno fatto una scelta al contrario di quella che gli avevamo proposto: il problema è che un mese e mezzo è passato, 25 miliardi sono bruciati abbondantemente, se ne basteranno 200 saremo fortunati e ancora non c’è una discussione su come queste risorse potrebbero essere impegnate.
Chi non ha risorse deve avere linee di credito certe, non indebitamento per pagare le tasse. Quello che diciamo al Governo è: non prendete tempo e mettete i soldi nelle mani della gente e nelle mani di chi ha attività produttive“.
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