“Ma al di là di criticare cosa proponi?” mi dicono in molti.
Le risposte sono semplici:
- Rendere di nuovo pubblica la Banca d’Italia, così come la Cassa Depositi e Prestiti. In sostanza queste ultime allo stato attuale sono delle Spa, cioè rispondono ai loro azionisti: io voglio un ente pubblico che risponda al popolo tramite il Parlamento.
- Riprendersi la sovranità monetaria, ma in che senso? Semplicemente riacquisire il diritto di uno Stato ad essere sovrano, che è stabilito dall’articolo 1 della Costituzione italiana. Sono orgoglioso di dichiararmi sovranista, che è sinonimo di “democratico”.
Con la sovranità monetaria si potrebbero poi emettere delle banconote, emettere dei biglietti di Stato a corso legale e abolire tutti quei trattati che impediscono tutto ciò, mi riferisco a Maastricht e a Lisbona. In ultimo si direbbe ‘no’ a quell’inganno chiamato MES. - ‘Giubileo del debito‘: da anni si parla di debito pubblico, ma il debito da speculazione va reso inesigibile; parlo cioè di quegli interessi non dovuti a un sistema di banche speculative private che portano il rapporto deficit/PIL da una stima reale del 60% al 134%.
- Fare l’opposto di ciò che si è fatto negli ultimi 30 anni, ossia bloccare le privatizzazioni e le cartolarizzazioni, impedire la svendita del paese, abrogare le leggi che spingono verso la finanziarizzazione dei mercati: tutto il contrario di coloro che dicono che dobbiamo dare in garanzia le spiagge e il Parlamento italiano.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi
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