Il 22 novembre 2019 Bridgewater, ossia il più grande fondo d’investimento mondiale, ha scommesso oltre un miliardo di dollari che i mercati mondiali sarebbero crollati entro marzo 2020. Quello che poi è accaduto.
E’ quanto riportato dal Wall Street Journal e poi ripreso anche dai giornali italiani. Una scommessa che gli analisti definirono inquietante, come si legge dal titolo “La scommessa del fondo Bridgewater” pubblicato dal Corriere della Sera lo scorso dicembre.
“Un andamento – leggo testuali parole – che nessuno degli attuali indici prevede ma che allarma gli analisti”. Il mondo dei media e della finanza appariva infatti sconcertato di fronte a quella scelta così strana e ingiustificata.
Leggiamo ancora cosa scrivevano gli increduli giornalisti economici: “Tuttavia restano gli interrogativi visto che continuano ad arrivare segnali positivi dall’economia reale. Il Pil cresce, i consumi interni tengono. Anche la Federal Reserve esclude l’arrivo di una recessione imminente ed anzi sostiene che il sistema produttivo americano resta solido”.
La crescita economica dura senza interruzioni dal 2009. Eppure, nonostante questi fossero gli scenari economici, i vertici di Bridgewater pensano che l’inversione di marcia sia vicina.
Cosa sapevano in realtà?
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