Al di là dell’aspetto economico, l’emergenza coronavirus è prima di tutto una seria emergenza sanitaria. Servono materiali, dalle banali mascherine ai più importanti ventilatori, e serve personale. Tanti i medici e gli operatori in pensione richiamati in corsia o per consulenza, e non solo nei maggiori focolai d’Italia.
Stefano Molinari e Luigia Luciani hanno parlato con il Dott. Carmine Silvestri, operatore professionale all’ospedale Carlo Cotugno di Napoli, in pensione da oltre 5 anni e richiesto per la trasformazione di un ospedale in ospedale Covid-19. Ecco cosa ha raccontato.
“Hanno richiamato il mio ex primario e altri luminari in termini di malattie infettive, abbiamo un’esperienza trentennale in materia. Come prima cosa abbiamo formato tutto il personale e poi abbiamo formato dei formatori che a loro volta formino il restante personale. Poi abbiamo creato dei percorsi e diviso l’ospedale, una zona infetta e una zona pulita.
Io sono molto ottimista, anche se sono stati fatti degli errori gravissimi. Mettere insieme a delle persone anziane sospetti o accertati covid positivi è stato un errore imperdonabile”.
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