Non bastava il copia-incolla del piano pandemico, non bastava il lucro sulle mascherine, né l’emergenza sanitaria di per sé già abbastanza difficoltosa: il nuovo retroscena svelato da Report riguarda ora le Rsa.
Le cosiddette residenze sanitarie assistenziali che hanno concorso alla crescita del virus anche per la mancanza di linee guida e di un piano pandemico aggiornato tornano ora al centro del putiferio politico.
Stavolta, come spiega Sigfrido Ranucci a ‘Un giorno speciale’, il fattaccio riguarda proprio la politica, di cui alcuni esponenti si sarebbero resi responsabili di un vero e proprio sopruso sulle rette pagate dai clienti delle RSA, utilizzandole per finanziare le proprie campagne elettorali.
Ma non finisce qui, perché oltre a mettere le mani dove non dovrebbe, la politica lo fa anche in incognito con le cosiddette fondazioni del Ministero della Salute: 153 di esse direttamente collegate ad esponenti politici di cui solo una manciata ha reso pubblici i donatori.
Un vero e proprio sopruso sulla sanità che in un momento come quello attuale rappresenterebbe un duro colpo per i cittadini tutti, chiamati a riporre la propria fiducia in una classe politica colta con le mani in pasta se tutto ciò venisse confermato.
Queste ed altre anticipazioni sulla puntata di Report di questa sera a ‘Un giorno speciale’: ecco l’intervista di Francesco Vergovich e Marco Guidi a Sigfrido Ranucci.
Sul piano pandemico
“Avevamo cercato di intervistare l’ex direttore della prevenzione del Ministero della salute Ranieri Guerra, oggi direttore aggiunto all’OMS, e anche il suo sostituto Claudio D’Amario per capire come mai questo piano non fosse stato aggiornato.
Ranieri Guerra, che con noi non ha voluto parlare ha postato durante la diretta della trasmissione un commento in cui ci accusava di aver detto delle sciocchezze e ha riportato il link del piano pandemico “in aggiornamento”, aggiornamento che secondo lui sarebbe datato dicembre 2016.
Siamo andati a ricontrollare e il piano non era del 2010 come riportavamo, ma ci eravamo sbagliati per un eccesso di ottimismo: quel piano risaliva al 2006.
Era lo stesso file dei funzionari, stiamo cercando di capire chi aveva fatto il copia-incolla riproponendo semplicemente la data del link vecchio di 14 anni.
Un copia-incolla anche maldestro in cui sono stati lasciati dei riferimenti alle date del 2006 e vorremmo capire chi ha mostrato così tanto disprezzo per la salute pubblica e per i medici. Io credo che costui debba dimettersi o debba essere accompagnato alle dimissioni.
La cosa più deprimente è che quel piano pandemico è stato portato anche ai tavoli delle organizzazioni sanitarie mondiali: su questo perde la faccia il Ministero della Salute e anche il paese che rappresenta. Possibile che nessuno abbia mai ficcato il naso su quel piano per vedere cosa c’era scritto?
Le nomine del Ministero della Salute
Entriamo anche nelle dinamiche delle nomine fatte dal Ministero della Salute: siamo andati a ficcare il naso nelle fondazioni ed è emersa una rete di potere incredibile.
153 fondazioni, 3.033 uomini al centro di una rete impressionante di relazioni e di rapporti.
Le fondazioni, molte delle quali facevano riferimento a politici, erano inoltre entrate nella legge spazza-corrotti, come ci ha raccontato anche il Ministro Bonafede che ringrazio per la testimonianza nel momento difficile.
Il Ministro ha equiparato le fondazioni ai partiti, quindi devono rendere pubblici i donatori: su 153 fondazioni sapete quante lo hanno fatto? Otto.
Il retroscena
Siamo poi andati a vedere la situazione delle RSA italiane, RSA che hanno fatto riferimento anche loro a politici e che si sono comportate come delle banche, delle finanziarie che hanno investito con le rette dei loro anziani in titoli tossici o addirittura hanno finanziato indirettamente le campagne elettorali di alcuni esponenti politici“.
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