Basta con le teorie infondate: lasciate commentare i dati a chi lo sa fare

Quando si guardano i contagi e le vittime si guarda in realtà quello che è accaduto tre settimane fa. Ma se questa tendenza di oggi venisse confermata vuol dire che la parziale riapertura dopo il 4 maggio e poi quella del 18 fa già sentire i suoi effetti. Perché i contagi sono in aumento, sono in aumento le vittime, e tutto questo moltissimo in Lombardia.

Ci siamo già interrogati sul perché sia così, forse non abbiamo ancora una risposta. In realtà temo questo periodo. Perché, se per caso questi dati fossero confermati, vuol dire che dovevamo stare ancora un po’ rintanati. Dovevano, forse meglio: perché nel Lazio come si vede i casi sono davvero molto pochi e si contano sulla punta delle dita delle due mani. Questo significa che qui le cose hanno funzionato diversamente. Ci interrogheremo a lungo su quello che è accaduto davvero in Lombardia. Spero che poi ne vengano fuori delle risposte significative.

Quando si parla dei dati degli altri paesi quello che vediamo è sotto gli occhi di tutti. I dati vanno maneggiati da chi li sa maneggiare. Da chi cioè applica il metodo scientifico. E’ il metodo scientifico, non c’è niente da fare, si rassegnino alcuni poveri ascoltatori che non sanno assolutamente di che cosa si tratta. Quando tu hai un dato significativo su un certo fenomeno fisico qualsiasi esso sia, la pandemia, il cambiamento climatico oppure la fine delle risorse o le quantità di petrolio, quello che fai è applicarci una metodologia nota o nuova e poi trarne conclusioni. Questo non basta perché questo pezzo di tua riflessione faccia scienza, la devi sottoporre ad una rivista internazionale con un comitato di redazione dei tuoi pari anonimo che la giudica. Se passa, farai letteratura. Altrimenti finirai a far spazzatura.

Questo è quello che è accaduto a tutte le cose che per adesso non hanno avuto una acclarata conferma da parte delle riviste scientifiche internazionali. La scienza funziona così, ha sempre funzionato così. Funziona così dal tempo di Einstein, le cui teorie erano davvero nuove e ritenute da alcuni bislacche ma che comunque si sono fatte strada nell’unico territorio di loro competenza cioè quello delle riviste scientifiche. E’ inutile poi che qualcuno si alzi dicendo: ‘No ma sai gli articoli sulle riviste dipendono da chi finanzia la ricerca medica’. Ora immagina se The Lancet o Nature si fanno infinocchiare da un finanziamento più o meno grande da parte di una casa farmaceutica quando, con la circolazione che c’è ormai online, il loro costo è diventato così basso. Cerchiamo di capire che cosa è la scienza prima di analizzare i dati.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi


LEGGI ANCHE: