Minacciare la crisi di Governo e far parlare di sé servendosi di Matteo Salvini: per molti, all’interno del dibattito politico di questi giorni, era questo l’obiettivo di Matteo Renzi. Il capo politico di Italia Viva ha tenuto sul filo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede insieme al suo stesso Governo, per poi muoversi nella direzione del NO alla sfiducia del pentastellato.
Tra i commentari che appartengono a questa corrente di pensiero c’è il filosofo Paolo Becchi, il quale sulla sfiducia al Guardasigilli già questa mattina scriveva così su Twitter: “Per chi non lo avesse ancora capito. Ormai in Italia di fatto vige il sistema della ‘fiducia costruttiva’. Non ci sono più crisi al buio. Un governo cade quando ce ne è già pronto un altro, e oggi di pronto non c’è un caz*o”.
Per commentare cosa si cela dietro l’atteggiamento di Matteo Renzi, ma soprattutto per analizzare quella che pare essere una fase calante della Lega di Salvini, la voce del professor Becchi è stata ospite di Stefano Molinari e Luigia Luciani. Questo il suo parere a “Lavori in Corso”.
Becchi rimprovera Salvini ► “Basta parlare da Porro, torna a parlare al popolo!”
Governo continuerà per volontà di Renzi
“E’ da psicoanalisi quello che è successo. Mi sembra tuttavia abbastanza prevedibile. Sono i giochetti politici attraverso cui Renzi ha fatto capire che lui c’è, ma non per Salvini.
Per stare nel Governo lui chiede diverse cose, in parte gliele hanno date. Non è la prima, né la seconda volta che Renzi si comporta in questo modo. Questo Governo è nato per sua volontà, insieme a quella di Grillo, e continuerà per sua volontà.
Non casca niente perché, anche se non è presente nel nostro ordinamento costituzionale, come invece accade in Germania, la sfiducia costruttiva è qualcosa che ormai si è imposta come Costituzione materiale”.
Lega di Salvini poco lucida nell’ultimo periodo
“La Lega, Salvini in particolare, hanno pensato che c’era il clima di far saltare tutto. Invece il risultato è stato che tutti parlano di Italia Viva perché senza questi diciassette senatori il Governo non può andare avanti.
E comunque Renzi ha incassato perché gli daranno un sottosegretario, il controllo dei servizi segreti e probabilmente alla fine al posto di Bagnai ci ritroveremo Marattin.
Io sono stato molto vicino alla Lega e a Salvini, però secondo me nell’ultimo periodo sta dimostrando poca lucidità. Il virus è penetrato un po’ nella testa di tutti e di Salvini, lo ha disorientato.
Non credo che Zaia abbia intenzione di prendere il posto di Salvini. Il problema è che tu, leader, devi fare la sintesi dei messaggi che ti arrivano da una serie di consiglieri. Io ho paure che lui non abbia un sistema di consiglieri ma ne abbia uno solo. E ti può fregare perché non puoi fare una sintesi, hai solo una voce che può sbagliare.
Nel momento in cui la scelta è collaboriamo con il Governo, allora diventi complice. Dall’opposizione dovresti intervenire per qualsiasi occasione che ti capita. Sto parlando della Fiat, che deve essere bloccata. Sto parlando di lavoratori autonomi e partite Iva, che da questo decreto avranno poco e niente. Sto parlando dell’università e della scuola, che hanno deciso di distruggere nei prossimi anni.
Salvini si è chiuso nella sua riserva. Non parla più agli italiani, parla a Porro. Benissimo, così Porro aumenta il suo consenso. Tu eri l’uomo della piazza, adesso sembra che tu abbia paura della piazza. Basta con la quarantena torniamo a vivere”.
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