Attori con le mascherine? Distanziamento sociale sul set? ► Anche il settore cinematografico è in crisi: l’intervista al produttore Giannandrea Pecorelli

Chi subirà ancora per molto tempo gli effetti del Coronavirus sono i lavoratori del settore artistico e dell’intrattenimento. Nel loro caso l’applicazione delle norme di distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine compromette in modo decisivo l’attività lavorativa.

Davvero impensabile per un attore girare la scena di un film indossando la mascherina e mantenendo la distanza di sicurezza dalle persone che gli stanno attorno sul set. E alle problematiche logistiche si aggiunge, come per tutte le attività produttive, la responsabilità penale nel caso di contagio di un dipendente durante la giornata lavorativa.

Per conoscere in maniera approfondita la situazione del mondo dello spettacolo Stefano Molinari e Luigia Luciani ha ascoltato la testimonianza del produttore cinematografico Giannandrea Pecorelli. Ecco cosa ha detto.

Ecco cosa sta fermando il nostro settore

Il nostro paradosso è che siamo un settore che potrebbe ricominciare. Nel senso che avremmo potuto ricominciare addirittura il 4 maggio. Non abbiamo delle limitazioni procedurali. Ma non possiamo cominciare le riprese per delle procedure che ancora dobbiamo ratificare dopo l’ultimo decreto del 26 aprile. Riguardano il distanziamento sociale che ci impedisce di effettuare le riprese.

Nel momento in cui il protocollo governativo parla dell’obbligo della mascherina sotto il metro noi potremmo girare, ma dovremmo avere tutti gli attori che girano le scene con le mascherine.

Fermo restando che già il set crea delle situazioni sanitarie che chiaramente devono essere riviste. E’ chiaro che questo discorso del Covid porta ad una totale riduzione del sistema produttivo. Noi imprenditori siamo disponibili a creare insieme ai lavoratori tutti i protocolli per arrivare alla sicurezza nel lavoro.

Lo scudo penale sarebbe fondamentale, anche perché non è dimostrabile la responsabilità di un contagio da Covid qualora venissero rispettate tutte le norme sanitarie. Al momento nessuno ha ripreso le riprese perché purtroppo ci sono tutta una serie di procedure che devono essere ancora risolte“.


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