All’alba della ripresa della circolazione interregionale, prevista per il 3 giugno, sono molto forti le tensioni fra i governatori, specialmente al Sud.
Punto caldo della diatriba è il passaporto sanitario, anticostituzionale per il Ministro Boccia. Se infatti l’art. 120 della Costituzione prevede che “La Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone“, non mancano le voci di chi, come il governatore sardo Christian Solinas ritiene imprescindibile un certificato di negatività dei vacanzieri che dovessero arrivare dai territori più colpiti dalla pandemia. Ipotesi che a Sala non è andata giù.
Ce ne parla Enrico Michetti, Presidente Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, durante l’intervista di Ileana Linari e Mimmo Politanò a “Accarezzami l’anima”.
“Il virus ormai è attenuato, ma sembra che non si possa più vivere senza pandemia” ► Michetti
Circolazione fra Regioni
“È corretto dire che le Regioni non hanno il potere di chiudere i confini, è una decisione che riguarda lo Stato, che è il vero titolare dell’emergenza. Sotto l’aspetto precauzionale, io sarei stato molto più morbido, avrei adottato le giuste cautele a monte.
Siamo noi che vogliamo alimentare questa pandemia, perché se sta scemando (nonostante sia stata virulenta) è un vantaggio per il Paese. Qui sembra che non si riesca più a vivere senza pandemia e che si cerchi di ritardare non l’apertura tra le Regioni ma l’approccio alla risoluzione dei problemi, che comunque devono essere risolti. Si cerca di dilatare il momento di assunzione della responsabilità. Questo non va bene. Bisogna ripartire tutti insieme perché l’art. 5 della Costituzione dice che l’Italia è un Paese unito”.
Necessità di convivere col virus
“Il virus ormai si è attenuato. Siamo noi che non abbiamo capito il virus, perché non ce l’hanno spiegato all’inizio. Bastava cautelarsi. Quando mi hanno spiegato il virus mi sono cautelato, sono andato in ospedale, alle ASL. Non ho fatto un giorno senza lavorare. Un conto è così, un conto che ti prelevano il sangue. Nel mese di marzo io stavo senza mascherina e senza guanti, l’operatore parimenti. Distanza zero, era una catena di montaggio, uno entrava, prelievo del sangue, e l’altro usciva. È chiaro che ci sono stati morti a go go”.
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