Parliamo del lavoro, ieri era il primo maggio, la festa dei lavoratori. Una festa un po’ particolare in questa grave crisi sanitaria ed economica. Il lavoratori sono molto preoccupati, tutti. I lavoratori dipendenti non ricevono la cassa integrazione, hanno paura di essere licenziati o sono già stati licenziati. Poi sono preoccupati anche i lavoratori autonomi, quelli del ceto medio, che si proletarizzano.
Adesso sembra che siamo in procinto della riapertura, ma la riapertura avviene con dei termini davvero difficili da pensare. Tutte queste norme potrebbero diminuire fino al 30% gli incassi… ma le bollette sono ridotte al 30%? I mutui sono ridotti al 30%? Gli affitti sono ridotti al 30%? Come si fa vivere così? Così può pensare che la società regga?
Servono soldi. Soldi che invece sembra arrivino indirettamente alla banche per i prestiti e che poi arrivino alle grandi aziende. Le grandi aziende automobilistiche riceveranno soldi freschi, cioè non dovranno ridarli indietro. E allora pensiamo a FCA, alla Ferrari che hanno la sede legale in Olanda per pagare meno il fisco. Sventolano il tricolore, ma tradiscono gli italiani. Una buona norma sarebbe che tutte le aziende che hanno la sede legale all’estero la riportino in Italia se vogliono ricevere finanziamenti.
In questa settimana l’agenzia di rating Ficht ha declassato l’Italia. Il rapporto sarebbe dovuto essere stilato a luglio, ma lo ha fatto in anticipo. Perché? Forse perché ci vogliono condurre per mano nella grande trappola europea dei soldi a strozzo da restituire.
3 minuti con Marco Rizzo
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