E vissero entrambi felici e contenti, o forse no. I più pragmatici non hanno mai creduto a questa fiabesca formula nuziale. I matrimoni, si sa, non sono mai rose e fiori, tanto più per chi non ripone le proprie speranze di vita nell’unione con un’altra persona.
E poi c’è Laura Mesi, quarantenne di Lissone (Monza-Brianza) che due anni e mezzo fa ha deciso di passare dalle parole ai fatti e dare forma al mantra: impara ad amare te stesso prima di amare gli altri. Lei è infatti conosciuta da tutti come la prima sposa single del Paese avendo pronunciato da sola il fatidico “finché morte non ci separi“.
Ballerina e insegnante di fitness nella vita di tutti i giorni, soprannominata da amici e parenti “Laura felicità” per via della sua positività e allegria. La sua storia ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari.
“Il mio è l’unico, vero ed autentico matrimonio destinato a durare per tutta la vita. Il 9 settembre farò tre anni da quel magico giorno. Come ho sempre detto non ho mai chiuso le porte al mondo maschile. Anzi, se da qualche parte ci fosse un vero uomo io sarei felicissima di condividere con lui la mia vita.
Io mi sono sposata con la mia anima. Ho gridato al mondo l’amore per me stessa. Tantissima gente non si ama e scende a compromessi. Accetta condizioni che in realtà non avrebbe mai accettato. La prima persona che ho deciso di amare, sono io.
E’ stato un atto bellissimo. Vi dico che mio fratello, la mia famiglia erano tutti contrari. Nessuno sapeva cosa avrei fatto. Ho realizzato tutto da sola in quattro mesi. Tutti, o quasi, i miei settanta invitati si sono commossi al matrimonio perché ho letto le ragioni che mi hanno portato a questo”.
“Tutti mi dicono che cosa coraggiosa che hai fatto. L’uomo è sempre un passettino più indietro rispetto la donna. Quindi trovarsi davanti una donna che è economicamente indipendente, che sta benissimo con se stessa, circondata da amici e da una famiglia che la sostiene in tutto e per tutto, è difficile.
Non ho bisogno di un uomo per andare in vacanza o di un fidanzato per fare le feste. Non ho bisogno di un papà per mio figlio perché io ho bisogno solo dell’amore di amiche e fidanzati”.
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