Antonio Decaro, sindaco di Bari e Presidente dell’Anci, intervistato da Luigia annuncia il rischio di default verso cui corrono i comuni, incluso il suo, piegati in due a causa dell’emergenza economica e sanitaria.
A differenza dello Stato i comuni non possono infatti fare debiti di grande portata e in questo momento i rubinetti dell’economia, che pagano anche gran parte dei servizi pubblici, sono chiusi inesorabilmente.
I sindaci metropolitani hanno perciò scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedendo un incontro per rappresentare le esigenze delle città, fondamentali nella fase di ripartenza.
All’indomani del vertice con il Premier, ecco le parole di denuncia di Decaro durante “Lavori in Corso” nell’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.
“Abbiamo dimostrato efficienza e responsabilità al governo e all’intero paese. Nella fase 1 abbiamo fatto una cosa rivoluzionaria, abbiamo ceduto il nostro potere di autorità sanitaria locale al governo. Non è stato facile, mi sono assunto una responsabilità insieme agli altri sindaci, serviva un’azione combinata anche col Comitato tecnico scientifico. Il governo ci ha chiamato di fronte alle prime tensioni sociali e ci ha chiesto aiuto. Noi lo abbiamo fatto con efficienza e siamo riusciti a mantenere unita la comunità.
Oggi siamo in un’altra fase in cui ai sindaci, che durante la fase uno sono stati custodi delle preoccupazioni dei cittadini, spetta la gestione della propria città”.
“Non possiamo fare debito, dobbiamo chiudere il bilancio in equilibrio. Vogliamo che il governo faccia debito anche per noi. Così come finanzia Alitalia con 3 miliardi, non può finanziare 8000 comuni con 3 miliardi, che sono i soldi da noi ricevuti fino ad oggi.
Noi offriamo dei servizi che sono il trasporto locale, la raccolta dei rifiuti, la pubblica illuminazione, i servizi sociali. Se non abbiamo entrate non possiamo permetterci quelle uscite Tra un mese salta tutto se non arrivano altre risorse! In termini di liquidità parliamo di altri 3 miliardi di euro. Ricordiamoci che i comuni tengono in piedi il paese”.
“Le parole di Sala? Se l’algoritmo che hanno studiato darà un risultato positivo credo che saranno aperti i confini. Non saranno i sindaci a dire chi può venire e chi no. A Milano 2/3 sono pugliesi!”.
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