Ieri ero in una pizzeria, c’ero solo io. A un certo punto il telegiornale ha fatto vedere l’Italia che riparte, l’Italia con entusiasmo, persone allegre per la strada, la gente che ha voglia di tornare in giro, la movida…
In questa rappresentazione bucolica c’è la rappresentazione del regime. Regime che racconta che siamo tutti felici, che non è successo nulla, che ripartiamo.
Mentre aspettavo la pizza accanto a me c’era la pizzaiola, la proprietaria del locale, che ha commentato così: “Ma quale entusiasmo? Quale estate magnifica? La gente non ha più i soldi per comprare una pizza”.
Ecco, mentre vedo alcuni che si dilettano a parlare dei massimi sistemi, Mes, coronabond, Recovery Funds, modelli economici, mentre vedo il Premier che va in continuazione su Facebook – e non sulla Rai perché così raccoglie le indicazioni di voto – o i giudici che fanno politica… mentre succede tutto questo c’è un’Italia che soffre.
Io vedo un abisso tra il mondo della politica, delle istituzioni, che ha dimenticato praticamente metà Italia. Quella dei lavoratori autonomi, dei liberi professionisti, dei piccoli imprenditori, degli artigiani, dei commercianti. Quella della gente che come dice la signora non ha più i soldi per andare in pizzeria.
Tutto questo mi lascia veramente molta tristezza.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi
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