25 giugno, l’Onorevole Vittorio Sgarbi prende la parola alla Camera e definisce l’ultimo scandalo che ha sconvolto la magistratura una nuova tangentopoli. “Palamaropoli”, per essere precisi. Un intervento senza peli sulla lingua, marchio di fabbrica del critico d’arte, al quale segue un coro d’indignazione di una cospicua parte dell’aula.
A controbattere il deputato sono la forzista Giusi Bartolozzi (che di mestiere fa il magistrato) e la vicepresidente dell’aula Mara Carfagna, Presidente d’assemblea. Qui Sgarbi perde il controllo e indirizza quelle che la stessa Presidente ha definito “parole irripetibili” alle colleghe. All’On. Carfagna non resta che chiedere l’allontanamento di Vittorio Sgarbi, il quale, reputandola una violazione dei suoi diritti, decide di non allontanarsi di sua sponte e viene così trasportato fuori, in braccio, dagli assistenti parlamentari.
Tanti i parlamentari che si sono schierati contro l’Onorevole Sgarbi, ma qual è la sua versione dei fatti? Secondo lui tutta questa situazione è stata una fortuna. Il perché lo ha raccontato in questa intervista rilasciata a Francesco Vergovich. Ecco cosa ha detto in diretta a ‘Un giorno speciale’.
“Ho avuto un cul* pazzesco!” ▻ La reazione di Sgarbi dopo essere stato sbattuto fuori dal Parlamento [VIDEO COMPLETO]
IL VIDEO DI SGARBI TRASCINATO E BUTTATO FUORI DALLA CAMERA
Il “dono” della censura
“Per chi si occupa d’arte, in tutta la vita la cosa più agognata è la censura. La censura fa esistere ciò che altrimenti sfuggirebbe. La censura crea interesse, quindi io ho avuto un dono magico da questa poveretta, da questa ragazza attempata che si chiama Carfagna. Lei con il suo potere mi ha dato uno spazio meraviglioso. Non potevo immaginare neanche in una sceneggiatura un esito così straordinario”.
La bagarre alla camera
“Ho semplicemente detto, siccome io ritengo che sia un mio diritto violato cacciarmi, se volete mi portate via. Loro sono venuti e io non ho fatto resistenza, mi sono semplicemente lasciato portare via. Normalmente il deputato cacciato al terzo richiamo esce da solo. Io invece ho detto no. Quella è stata la mia intuizione pretentintenzionale perché è nata quell’immagine di un corpo trasportato che ha richiamato a tutti quei collegamenti con Caravaggio che spopolano. Ho avuto un cul* pazzesco! Ringrazio la Carfagna, ringrazio quell’altra Bertoletti, Bertolucci, Bartolozzi, che ha creato questo problema dove non c’era”.
Coronavirus
“Io sono totalmente legato alle dichiarazioni di oggi di Zangrillo che dice che un piccolo contagio può trasmettersi ancora, ma non ha carattere letale. La malattia mortale, lo dico contro il Governo, non viene più dal coronavirus, viene dal fumo. E avere consentito, mentre tutto era proibito, di fumare vuol dire aver preso una causa certa di cancro invece di prendere le misure giuste rispetto a quella che non era certa rispetto alla morte che è appunto il coronavirus. La potenza che aveva in marzo non c’è più”.
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