Non hanno il coraggio di ammetterlo: il doppio gioco del Governo sul 5G ci può costare caro

Nel piano Colao appena rilasciato dalla task force è messa in evidenza la transizione del nostro Paese verso il 5G, ossia verso la tecnologia di quinta generazione.
Non poteva essere altrimenti e noi lo avevamo già previsto, visto che Colao è l’ex ad di Vodafone, ossia di una compagnia della telefonia internazionale, nonché uno dei massimi esperti di 5G.
E’ quindi ovvio che Colao ricopra quella carica per ultimare la transizione del nostro Paese verso il 5G.

L’ammonizione degli USA

Ma quello che il nostro Governo non ha il coraggio di ammettere è che non siamo di fronte a una semplice scelta di prodotto o di tecnologia, bensì siamo di fronte ad una scelta di campo geopolitico.

Gli americani sono stati chiari: se noi come Paese Italia apriamo alla tecnologia 5G cinese di Huawei, rischiamo di interrompere i rapporti di intelligence con gli Stati Uniti, mettendo a rischio l’esistenza stessa della NATO.
Gli americani sono dunque stati categorici, ma il Governo italiano continua a fare orecchie da mercante, mettendo in atto un pericolosissimo doppio gioco.

5G, non solo una scelta tecnologica

Si discute infatti unicamente del 5G inteso come tecnologia, come mero prodotto, ma non del 5G inteso come scelta di campo geopolitico da parte della nostra nazione. Eppure di questo si tratta.
Per quanto ancora il nostro Governo potrà continuare a fare il doppio gioco, fingendo di aprire agli americani e al tempo stesso aprendo ai cinesi quando gli USA sono stati chiari?
La scelta deve essere decisiva e netta: “O con noi, o contro di noi“.

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