Il ritorno dell’Inter ► Il piano nerazzurro per la rincorsa allo scudetto

L’Inter torna sulla scia dello scudetto. I nerazzurri piegano 2-1 la Sampdoria ed ora si attestano a sei lunghezze dalla Juventus. Un posto al sole quindi, in attesa delle risposte dei bianconeri a Bologna e della Lazio a Bergamo contro la lanciatissima Atalanta.

Handanovic e soci hanno concrete possibilità per puntare ancora al titolo? Questa la domanda ripetuta senza soluzione di continuità da critica e tifoseria. Per oltre un tempo si è vista una squadra a tratti spumeggiante e in totale controllo del debole avversario. Nella ripresa invece, complice anche una condizione atletica certamente non ottimale, la tabella di marcia ha subito alcuni intoppi.

Lukaku ed Eriksen hanno dato spettacolo con dialoghi apprezzabili. Si è rivisto pure il vero Lautaro Martinez, che con un colpo di tacco ha propiziato la rete del vantaggio per poi siglare il raddoppio.

Mister Antonio Conte, nell’immediato post-partita, ha messo subito le cose in chiaro con parole gonfie di determinazione: “Mancano dodici partite e si gioca ogni tre o quattro giorni. Il mio augurio è di avere quanto prima tutti a disposizione. Vogliamo giocarci le nostre carte sapendo che per noi i margini di errore saranno minimi perché chi si trova davanti ha la possibilità di sbagliare. Noi non abbiamo possibilità di sbagliare. Mi auguro che la partita di stasera, come quella di Napoli, ci facciano venire quel veleno. Quando dobbiamo ammazzare sportivamente l’avversario, bisogna ammazzarlo”.

Nel pomeriggio di ‘Radio Radio Lo Sport’ le nostre ‘Teste di calcio’ hanno espresso le loro impressioni sulle reali potenzialità dei nerazzurri nel rush finale del campionato. Sul tema è intervenuto anche Giulio Mola, responsabile dello sport de ‘Il Giorno’. Ecco cosa hanno detto.

Giulio Mola – Sono d’accordo con tutto quello che ha detto Conte. Per un’ora ho visto davvero una bella Inter perché ha fatto due goal con azioni da manuale del calcio, ha rischiato pochissimo, ha mostrato una grande preparazione atletica e non si è sentita per nulla l’assenza di Brozovic e tanto meno quella di Sensi. Però poi quando devi chiuderla, e la poteva chiudere con Lukaku, non è stata cinica e cattiva come avrebbe dovuto essere. Alla fine rischi di pigliar goal da Murru e mandare all’aria tutto il piano di rimonta. Conte ha ragione, credo sia stata impostata una preparazione per cominciare fortissimo nelle prime sei-sette giornate per tentare questa rimonta impossibile. Però le partite vanno chiuse soprattutto quando riesci a dominarle per un tempo e oltre.

Tony Damascelli – Contro la Sampdoria ho visto un’Inter interessante, come è stata l’Inter di quest’anno, che alterna momenti di buon football a momenti di distrazione. Ha giocato contro una Primavera. La Sampdoria della prima ora è una cosa veramente imbarazzante. L’Inter solita. Ricordatevi l’Inter di campionato e di coppa; bellissimi primi tempi e poi alla fine rischiava di perdere o pareggiare. Non andrei oltre un dato positivo ma non eccitante come ho letto e ascoltato.

Alessandro Vocalelli – A me l’Inter è piaciuta. Perché ha dato seguito alla partita di Napoli in cui secondo me, non voglio dire ingiustamente perché il Napoli ha meritato, ma l’Inter aveva giocato una signora partita. Nel finale ha avuto due o tre occasioni per ribaltare a un certo punto la qualificazione. L’Inter contro la Sampdoria ha avuto secondo me il torto unico di chiuderla in anticipo sul 2-0. Nulla toglie che a me l’Inter sembra una squadra che ha delle risorse importantissime. Ha aggiunto Eirksen e in fase offensiva ci sono Lukaku, Lautaro, lo stesso Sanchez che mi sembra una quasi sacrificato per i pochi minuti che gioca. Non è facile ma io l’Inter l’ha metto ancora nella corsa scudetto

Furio Focolari – Mi adeguo a quella detto dagli altri che condivido. L’Inter gioca bene ma molti di noi l’avevano vista già bene nella non qualificazione contro il Napoli in Coppa Italia. Come ho visto bene l’Inter ieri per circa un’ora. Poi male, e questo non so se dipende dal fatto che si gioca la seconda partita perché anche la Juventus la seconda ha giocato male. E’ chiaro che l’Inter ci deve provare. Non ha scontri diretti, e questo può essere uno svantaggio o anche un vantaggio nel senso che Juventus e Lazio però giocheranno tra di loro. Quindi una o tutte e due perderanno punti


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