La fase di tregua armata che il coronavirus ci sta concedendo, complice magari il calore della stagione estiva, può essere colta per tornare sui mesi caotici che abbiamo vissuto. Sono molteplici gli aspetti non ancora chiari di questa pandemia, tra conti che non tornano ed una gestione alquanto discutibile.
Per analizzare questo tempo, circa da marzo a maggio, rimasto sospeso tra stupore e incertezze Fabio Duranti e Francesco Vergovich hanno ospitato in studio il giornalista di Report Sigfrido Ranucci. Proprio nell’ultimo spezzone della stagione televisiva appena archiviata il conduttore in onda su Rai 3 è stato artefice di indiscrezioni e inchieste che hanno visto al centro il covid.
Ecco l’intervento di Sigfrido Ranucci a “Un Giorno Speciale”.
Pandemia già scritta tra 2012 e 2013
“Il problema di questa pandemia è stata la gestione, nonostante fosse già annunciata nel 2012 e nel 2013. Noi abbiamo intervistato David Quammen, lo studioso che aveva identificato questo tipo di virus. Erano scesi nelle caverne e sapevano che poteva essere un virus altamente contagioso per l’uomo. Soprattutto dove c’è un fenomeno dell’urbanizzazione in continuo sviluppo. Oggi le grandi città sono i veri incubatori”.
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