Alla faccia di chi sosteneva che con il mese di luglio la pandemia Covid-19 sarebbe terminata, quello che stiamo osservando in tutto il mondo è addirittura una recrudescenza e una continua serie di picchi e di record negativi. Oltre 10 milioni di contagi, oltre 500 mila morti, per non parlare dei 250 mila contagi registrati in un solo giorno in tutto il mondo e degli oltre 52 mila registrati in 24 ore negli Stati Uniti.
A tutto questo come si risponde? Si dovrebbe rispondere in realtà come hanno fatto alcuni paesi. Segnatamente tra quelli democratici l’Italia e anche direi la Spagna in qualche modo.
Sono i paesi che hanno preso forse la questione più seriamente e che hanno mostrato di tenere sotto controllo oggi la situazione. Che sia abbastanza sotto controllo, soprattutto in Italia, ce lo dicono soltanto gli epidemiologi che sono gli unici titolati a parlare per pandemie ed epidemie. Ma anche i clinici, che sono gli unici titolati a parlare quando si parla di cure e di guarigioni.
Dunque mettendo insieme questi due dati da noi la situazione è sotto controllo, come pure sembra esserlo in Spagna, ma perché è sotto controllo? Non perché il virus abbia esaurito la sua parabola naturale. Questo è un calcolo difficile da fare per un virus che è nuovo. Certamente possiamo godere soltanto di confronti con virus della stessa famiglia. Ma perché noi abbiamo fatto mancare carburante al virus distanziandoci abbastanza, pure con una certa precisione, usufruendo e mettendo in pratica strumenti di auto protezione.
Poi si è rimessa in piedi l’epidemiologia di campo, quella che cerca di ricostruire i contagi e la catena dei contagi. Se ci fosse poi un’applicazione scaricata da più del 50% della popolazione, come c’è ‘Immuni’, forse in quel caso lì noi riusciremmo a tenere sotto controllo meglio l’andamento della pandemia che, non dimentichiamocelo, potrebbe avere una recrudescenza come la sta avendo in molte parti del mondo.
Sono parecchi infatti gli stati degli Stati Uniti, tra cui la California e il Texas, che sono costretti a tornare indietro sulle misure di riapertura che avevano troppo frettolosamente preso e anzi adesso sono costretti ad imporre nuovi lockdown. I casi aumentano in molti paesi, per esempio in Svizzera, in Iran, in India. Tutti paesi largamente a nord dell’equatore. Dunque sono prive per adesso di fondamento le visioni per cui il virus sarebbe stato sconfitto dall’estate. Questo ancora non è successo, speriamo che naturalmente succeda, ma credo che più che l’estate, possa l’insieme delle misure che mettiamo in piedi noi.
GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi
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