L’emergenza sanitaria è per il momento alle spalle. La crisi economica, invece, potrebbe colpirci dritta in faccia. Lo confermano i dati forniti dalla Fipe relativi ai consumi nel centro di Roma: tra il 70 e l’80 per cento in meno rispetto a luglio dello scorso anno.
Nonostante la possibilità di piazzare più tavolini all’aperto, di ripresa post covid non c’è traccia. All’appello mancano 10 milioni di turisti e migliaia di dipendenti pubblici che da mesi lavorano a casa.
Per commentare questa fase più di recessione che di progressione, Stefano Molinari e Luigia Luciani hanno ospitato, Luciano Sbraga vicedirettore Fipe e direttore Centro Studi. Ecco il suo intervento a “Lavori in Corso”.
“Il covid ha fatto scoprire quei posti di prossimità, dove si vive. Negli anni l’assetto funzionale della città ha dato vita ad un enorme quantità di servizi concentrati. Il problema del traffico è stato risolto dal covid, questo è un paradosso.
Siamo rimasti molto stupiti dalle dichiarazioni della Castelli. Speriamo che sia il frutto di un momento. Non crediamo affatto che ci sia un cambiamento irreversibile degli stili di vita. Bisognerà gestire la transizione verso un ritorno alla normalità. Bisogna accompagnare i settori più in difficoltà a gestire la transizione.
Noi non vogliamo assistenzialismo. Bisogna fare in modo che le imprese possano resistere”.
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