“Garantire i diritti chiedendo in cambio il rispetto delle regole. Verificare uno per uno i minori che ci sono all’interno dei campi e la loro frequenza scolastica. Togliere la patria potestà ai genitori che non mandano i figli a scuola”. Questa la ricetta espressa da Matteo Salvini nel giorno della sua visita al campo Rom di via Candoni, Roma.
Il leader leghista non ha esitato a rivolgere critiche all’amministrazione a trazione 5 Stelle guidata da Virginia Raggi. In funzione della corsa al Campidoglio, che si concluderà l’anno prossimo con le elezioni amministrative di Roma, Salvini ha incontrato oggi lavoratori e residenti di quell’angolo capitolino.
Ma c’è chi come Bambolao Ion, referente del campo Rom di via Candoni, non vuole stare dalla parte del torto. Intervenuto ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari, Bambolao Ion esprime la sua versione dei fatti sulle voci che adombrano le attività svolta nell’area visitata oggi da Salvini: “C’è un campetto vicino al nostro dove vivono 6-7 famiglie bosniaci che fanno un sacco di cose cattive: rubano motorini e batterie, danno a fuoco autobus”
“Rovinano la nostra immagine – aggiunge Ion – noi qualche anno fa siamo stati definiti il campo Rom migliore di Roma, specchio dell’Italia. E questo lo sanno tutti i politici. I bosniaci hanno rovinato tutto. E non posso denunciarli, rischierei la vita mia e della mia famiglia. Dobbiamo seguire le leggi”.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE
LEGGI ANCHE:
- “Salvini si deve vergognare: questa non è politica, è sciacallaggio” ► Calabrese (Ass. Trasporti Roma)
- Adinolfi ► “Me ne frego di certe lobby: la Boldrini mente, Rai 1 è diventata Gay 1”
- Legge contro omofobia ► Boldrini: “Sono arrivati a dire che promuove la pedofilia, è infamante”