Oggi parleremo del Recovery Fund perché davvero stiamo per subire l’ennesimo gioco delle tre carte da parte dell’Unione europea. I soldi del Recovery Fund non sono creati dal nulla, ma vengono presi dall’Europa a prestito per distribuirli ai Paesi membri.
Ma quando sapremo davvero come verranno redistribuiti? Come e quando ci permetteranno di spenderli? Non possiamo decidere arbitrariamente come usarli. Stiamo parlando di soldi che definiscono a fondo perduto, ma che sono vincolati a delle riforme.
Un’altra domanda che dobbiamo porci è: da dove vengono questi soldi? E come vengo ripagati? Vengono restituiti attraverso il bilancio europeo, ossia con i soldi messi precedentemente dai Paesi membri. E l’Italia è uno dei primi contributori netti al bilancio Ue.
Non sono 70 miliardi a fondo perduto, come ci dicono ingannevolmente. La differenza va calcolata tra quello che noi abbiamo versato e quello che riceveremo. A quel punto capiremo che la parte ricevuta a fondo perduto è davvero minima.
Si tratterà di soldi che verranno vincolati a delle riforme. Non sono soldi che potremmo spendere senza subire imposizioni da Paesi come Germania e Olanda e senza essere vincolati alle decisioni dell’Unione europea. Che non vanno mai nella direzione del benessere del popolo, ma sempre nell’interesse dei Paesi creditori.
Stiamo quindi negoziando delle vere e proprie tasse che paghiamo all’Europa sotto forma di contributo al bilancio europeo.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo
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