Qualcosa non va nel rapporto tra il ministero dell’Economia e una delle categorie con cui lavora a stretto giro, i commercialisti e gli esperti contabili. Se è vero, come da più parti sostengono, che in Italia i liberi professionisti e le partite Iva siano poco avvantaggiati dal nostro sistema-Paese, con il coronavirus la situazione si è addirittura aggravata.
E se non bastassero i sussidi prima annunciati e poi ritardati o in parte negati, la mole di lavoro per una proroga degli adempimenti fiscali non concessa (246 scadenze attendono gli italiani da qui a fine mese) si sono aggiunte nel fine settimana le parole infelici di due esponenti del Tesoro.
Sfonda M5S, la viceministra all’Economia grillina Laura Castelli ha così commentato la scarsa affluenza nei ristoranti degli ultimi tempi: “Ristoratori? Se non hanno clienti cambino mestiere”. A questa dichiarazione hanno fatto seguito le parole di Antonio Misiani, l’altro viceministro all’Economia, in quota Pd: “Niente proroga fiscale, le partite Iva non stanno peggio degli altri.”
Ad entrambe queste fuoriuscite, più che uscite verbali, ha risposto ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari, Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani commercialisti.
Ecco l’intervista a Matteo De Lise a Lavori in Corso.
Governo vive di consensi e propaganda
“Arrabbiato è riduttivo. Siamo inca**atissimi. Non si può non rendersi conto della situazione nella quale ci troviamo. E’ semplicemente irrispettoso non solo nei confronti dei commercialisti, ma anche dei contribuenti. Servirebbe una presa di coscienza da parte di Governo e comportarsi di conseguenza. Con una programmazione fiscale che abbia un senso. Il Governo inizi a fare qualcosa di utile per il Paese.
Siamo pronti ad andare molto oltre il codice di regolamentazione perché la misura è ampiamente superata. Con il dialogo non siamo riusciti a risolvere nulla. Il Governo vive di consensi. E’ una barzelletta. La verità è che stanno aspettando di vedere quanti hanno versato oggi per poter incassare qualcosa e continuare a fare propaganda”.
Ipotesi prelievo automatici dai conti correnti
“Stiamo diventando uno Stato di polizia. Sui conti correnti tanto non troveranno nulla”.
Dichiarazioni della viceministra Castelli?
“Chi deve legiferare per noi non è consapevole della differenza tra un commercialista e un Caf… Di là non capiscono quello che diciamo. Chi dice che i professionisti vivono in una condizione agiata deve domandarsi se è giusto che occupi un posto nel Governo”.
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