Ha straperso la Juventus, ma aveva straperso anche la Lazio. La commedia di questi giochi senza frontiere concede questa comica finale, forse davvero finale. Il Milan fa un figurone, sotto di due gol ne rifila quattro ai campioni presuntuosi e senza quella fame necessaria per tenere la testa alta per novanta minuti.
Ma non si può nemmeno criticare la squadra di Sarri che ha offerto momenti di buon football ma si è fatta fregare dalle stupidaggini di alcuni dei suoi in disimpegno.
Da segnalare la condizione pietosa di Higuain che ha avuto anche la faccia tosta di protestare per il cambio e pagherà sicuramente per quella reazione sgarbata. L’assenza di Dybala si è fatta sentire nel momento in cui la Juventus avrebbe avuto bisogno di inventare, è stata eccellente la prova di Rabiot che ha firmato la prestazione con un gol potente e prepotente di grande fattura stilistica.
Male Bernardeschi ma non è una notizia, Bonucci, senza l’apporto di De Ligt si è perso in una fase difensiva precaria, Rugani è stato diligente non altro ma il finale juventino è stato da scolaresca in gita milanese a guardare la Madonnina e il Castello Sforzesco.
Buon Milan, merito di Pioli destinato a dare il lavoro ad un tedesco, ormai la Merkel comanda anche nel football. La classifica resta come prima più di prima. Scherzi di un calcio fasullo, reso comico dagli arbitri, tra Maresca e Guida abbiamo vissuto un martedì grasso, tipo carnevale. Oggi si replica.
Tony Damascelli