Juventus-Lazio non è più uno scontro Scudetto: cosa non ha funzionato in casa biancoceleste?

Poteva essere la partita decisiva di un’intera stagione, ma ormai in tanti considerano Juventus-Lazio, di lunedì sera, un semplice incontro all’interno del rocambolesco campionato biancoceleste. La squadra di Simone Inzaghi ha di fatto abdicato alla corsa Scudetto, prima dello scontro diretto.

Una condizione fisica non all’altezza del posto che occupava alla ripresa della Serie A. Una rosa corta in quasi tutte le zone del campo, malconcia anche tra i suoi principali interpreti: fuori Lulic, Radu, Correa e Leiva, affaticati e con problemi Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Per un totale di un misero punto nelle ultime quattro partite.

All’antivigilia di quello che fu il big match Scudetto, Juventus-Lazio, gli ospiti scontano 8 punti di distacco dalla capolista bianconera. Una lunghezza, quasi impossibile da recuperare a 5 giornate dal termine, che fa riflettere e sopratutto fa rivolgere lo sguardo delle nostre Teste di calcio al passato anziché al futuro. Il quesito che tutti si pongono è: perché la Lazio si è bruciata in questo modo? Ecco alcune ipotesi.

Paolo Cericola

La presenza del presidente Lotito praticamente ogni giorno a Formello certifica il momento della Lazio. Di domande se ne sono fatte tante. Risposte non se ne sono trovate. Ci sono problematiche oggettive: non ti alleni, giochi tre giorni, la rosa è corta. La Lazio è uscita intorno a novembre dall’Europa League e tutti abbiamo detto che non poteva giocare con questa rosa tre volte a settimana. Oggi purtroppo giochi 3 volte a settimana. Oggi vai a Torino con Immobile che ha preso una botta al costato e fa fatica a respirare a pieni polmoni. Hai un Milinkovic che gioca con i problemi che ha. Hai un Luis Alberto che è affaticato e si vede in maniera palese. Hai un Acerbi che è un lontano parente rispetto a quello che abbiamo ammirato. Su alcune situazioni dalla società ci si aspettava qualcosina in più sotto il profilo tecnico.

melli

Franco Melli

Per come stanno andando le cose avrei preferito che il campionato non ricominciasse. E’ doloroso. In 100 anni ti capita di fare una cosa così grande e poi la rovini in questa maniera banale. Perché la Sampdoria deve fare tutti questi punti e la Lazio no? Perché il Sassuolo deve ricevere tutti questi elogi e la Lazio no? Poi c’è la lista delle disgrazie che non risolvono il problema a monte. Cioè, che hanno fatto durante il lockdown? Io non riesco a capirlo. Nemmeno nei sogni peggiori si può capire. E’ stato un crollo, un knock out. Dovremmo chiamare in causa tutti. A cominciare dal presidente per le inadempienze che lo riguardano. Il personale sanitario, i preparatori atletici, gli allenatori, tutti.

Furio Focolari


Chi può negare il disastro che sta capitando nella Lazio. La Lazio si presenta a Torino, in quella che i tifosi laziali sognavano come la partita delle partite. Voi pensate che la Lazio si poteva presentare a Torino con un punto, due o tre di svantaggio. E se fosse andata nuovamente a vincere contro la Juventus avrebbe vinto il campionato. E poi ti presenti in una situazione in cui ti mancano come titolari: Lulic, Radu, Correa e Leiva. Quattro titolari inamovibili. Dopodiché ti mancano anche le principali riserve. Al posto di Lulic avrebbe giocato Marusic e non c’è. Al posto di Radu avrebbe giocato Patric e non c’è. Cioè, vogliamo togliere alle altri grandi squadre sei giocatori titolari? Siamo sicuri che non avrebbero gli stessi problemi che ha oggi la Lazio?

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