Anche se nella sua fase discendente, il Covid-19 continua a far parlare di sé. A fronte di una netta diminuzione dei casi che portano a una malattia grave, non sembra invece diminuire l’allarme di media e istituzioni sulla pericolosità del virus.
Ci si chiede quindi se l’alimentazione della preoccupazione sia legata al pericolo di un effettivo ed importante ritorno del coronavirus o se ci possano essere degli interessi politici ed economici dietro.
Sull’azione del Governo, sul ruolo dei media, sulle implicazioni di Big Pharma e sulla necessità dei vaccini si è espresso a ‘Lavori in Corso’ lo psichiatra Alessandro Meluzzi.
“Il Prof. Raoult ha pubblicato oggi un quadro dei morti per tutte le cause nei primi 7 mesi del 2020. Confrontando i morti generali nella città di Marsiglia – che non è tanto diversa da Napoli o Genova – con i dati del 2018 e del 2019, c’è uno scostamento minimo in basso rispetto agli anni precedenti. Se questa epidemia fosse simile alla spagnola o alla peste, se fosse una vera pandemia i morti sarebbe aumentati, non sarebbero diminuiti, E allora? Di cosa stiamo parlando?
Quando vi dicono contagiati non vuol dire malati. Vuol dire che se noi facciamo alla gente sulle spiagge un tampone sapete quanti ne trovate positivi? Sapete noi a quanti virus siamo asintomatici che ci sono in circolazione in questo momento? La strategia è confondere i test con la malattia, confondere i contagiati con i malati.
Questa è la malattia più pubblicizzata, più politicizzata e più tecnicizzata della storia della medicina. Persino più della chemio. È chiaro che ci troviamo di fronte anche ad una colossale truffa. Fino a che non infileranno nelle chiappe di qualcuno quegli 800 milioni di vaccini per cui l’italia ha già pagato 180 milioni è chiaro che dovranno metterci nel sedere qualsiasi cosa. Anche sapendo che stiamo curando una malattia che fondamentalmente non può avere un vaccino efficace.
Un vaccino per un virus che muta continuamente non ha alcun senso. Vogliamo fare una vaccinazione di massa di 6 miliardi di uomini per una malattia che in questo momento in Italia non c’è.
Cominciamo a guardare i grandi interessi che questa piccola pandemia muove… sono immensi. Se questa cosa dovesse spegnersi così sarebbe un bel guaio per tanta gente… per tutti quelli che stanno preparando il vaccino salvifico. Se spegniamo l’allarme spegniamo un colossale business”.
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