Salvini contro tutti in diretta ► “Mi dicevano «bravo Matteo», Conte dovrebbe venire a processo con me”

Umore nero? Macché: il caso Open Arms non ha scalfito la breve parentesi villeggiante di Matteo Salvini e famiglia, ma certamente scalfisce i rapporti con due uomini chiave nel ripensamento sulla vicenda giudiziaria che coinvolge il segretario della Lega.
Parliamo di Matteo Renzi, che nel momento in cui dà l’assenso definitivo per rivalutare la decisione precedente della Giunta di non mandare il leader della Lega a processo, dà il la a una rottura – anche al livello personale – che sembra essere inesorabile.

Diverso il discorso per quanto riguarda il premier Giuseppe Conte, a cui pure Salvini non risparmia una tirata d’orecchie delle sue: il ramo giallo del Parlamento dovrebbe uscire dalle ambiguità secondo il leghista, che riconferma a ‘Un giorno Speciale’ le sue parole di ieri in Senato, aggiungendo pepe sul Presidente: “Non so ancora se lo chiamerò a testimoniare, vedremo. Dovrebbe presentarsi spontaneamente“.
Di seguito L’intervista di Francesco Vergovich.

Vado a processo perché ho mantenuto la promessa di difendere il mio Paese. Non dico di essere felice, perché un processo è sempre un processo, poi se ti becchi il Palamara di turno a giudicarti, la giustizia è uguale per tutti, ma la legge men che meno.
Quel che ho fatto lo rivendico con orgoglio. Rischio fino a quindici anni di carcere, ma non mi spaventa, anzi mi dà ancora più forza. L’umore nero lo lascio ai Renzi, agli ipocriti, ai vigliacchi, ai saltimbanchi. Io sono assolutamente tranquillo.

Su Renzi

Non lo sento da mesi, non mi confronto, non ho nulla da chiedere. Ho rispetto tutti, ma ho un’idea di politica, di vita, di realtà diversa da quella di Renzi. Poi non giudico, però se ritiene che Bonafede non è capace, ma lo salva come ministro, che la Azzolina non è capace, ma la salva come ministro, che la giustizia fa schifo, ma Salvini va a processo, diciamo che ha un’abilità da saltimbanco notevolissima.

“Conte si presenti spontaneamente”

Conte dovrebbe presentarsi spontaneamente, con tutti gli altri ministri: tutto quello che abbiamo fatto è condiviso. Tutti dicevano “bravo Salvini, diminuiscono gli sbarchi, diminuiscono i morti”, poi a processo ci va uno solo?

“Magistrati servi”

Un processo politico che ci porta indietro di ottant’anni, che ci porta indietro ad anni bui. Un processo voluto da un mix della magistratura serva della politica e da un mix della politica serva della magistratura.
Evidentemente ci sono magistrati che arrivano ai massimi livelli spinti dalla politica, mentre essa è coperta da una piccola parte della magistratura che indaga a senso unico.
Che ci siano le indagini sui camici regalati da Regione Lombardia e non si sappia nulla dei milioni delle mascherine sparite nel Lazio, ditemi voi se è normale
“.


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