Di nuovo la biglia in buca d’angolo, con una coordinazione esibita con la naturalezza di quelli che fanno sembrare semplice ogni gesto tecnico. Sinistro dal lato sinistro dell’area.
Fosse rimasto a Bergamo, avrebbe potuto giocarsi soltanto il jolly di qualche subentro o sperare in un po’ di avvicendamenti forzati dagli eventi con Gomez o qualche altro ex compagno di reparto. Musa Barrow è un attaccante intelligente, uno di quelli che “sente” la palla, oltre a saperla giocare, come dimostra il settanta per cento di dribbling riusciti, tanto per citare una sua statistica.
Ma, appunto, a ventun anni non poteva aspettare più. E Siniša Mihajlović si è rivelato la guida migliore per assecondare crescita e presa di coscienza delle sue potenzialità. E che, infine, sia un ragazzo maturo e profondo lo avevamo già capito, ma lo diciamo soltanto alla fine perché il giudizio sulle doti umane non deve mai condizionare quello sul valore tecnico del calciatore.
Paolo Marcacci