Il deputato e critico d’arte Vittorio Sgarbi mette, ancora una volta, la Camera a ferro e fuoco. In sede Commissione Cultura, dove si è svolta l’audizione del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri, si discute delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica nelle scuole.
Ad infiammare l’intervento di Sgarbi è il tema mascherine che porta il deputato in incandescenza: “Non prendiamo per il c…i bambini con le mascherine” ha affermato il deputato. Il presidente Luigi Gallo ha sospeso la seduta dopo aver invitato Sgarbi a un linguaggio più consono. “C… è nella lingua italiana”, ha replicato il critico d’arte, che poi ha aggiunto: “Vaff… è lo slogan della forza politica che lei rappresenta (M5S). Siete andati al governo con quello slogan e ora rompete il c… sulle parole?”.
In precedenza il deputato aveva detto sulle mascherine: “Hanno un’efficacia reale o Borrelli (capo della Protezione Civile) ha dato indicazioni per la loro necessità solo per ambienti sanitari dove non ci sono le distanze? E va oltre le 4 ore l’efficacia delle mascherine? Porto la mascherina che vede da oltre un mese, in mancanza di indicazioni, sarà piena di microbi”.