“Austria, usano i cani per fiutare i positivi al Covid”: peggio che in un regime del ‘900

Sembra quasi che tutto porti nella direzione di un grande esperimento di ingegneria sociale. Una sorta di costruzione a tavolino per sondare quanta libertà si sia disposti a mettere in congedo per verificare come sia facile attuare una forma distopica e dispotica insieme senza che la popolazione non si accorga di nulla e magari sia anche pronta a difendere ciò che sta avvenendo.

E’ ciò che sta avvenendo con il nuovo regime terapeutico del capitalismo Covid 19, che ogni giorno di più sta rinsaldando le sbarre e sta manifestando appieno il proprio volto non democratico e autoritario.

Abbiamo visto in questi mesi comprimersi le libertà fondamentali perché vi era l’emergenza, abbiamo assistito alla sospensione della Costituzione. Un pezzo alla volta ogni giorno spariva un diritto. Si diceva che era un’emergenza temporanea ma sono mesi che viviamo in questo incubo e sempre più si ha l’impressione che l’emergenza stia diventando la nuova normalità.

La notizia in ordine di tempo che avvalora questa proposta ermeneutica riportata dal quotidiano sabaudo “La Stampa” è la seguente: “Austria, useremo i cani per fiutare i positivi al Coronavirus”.
Sembra davvero che stiamo entrando in un regime come quelli del 1900 senza che la popolazione riesca a capire realmente ciò che sta avvenendo. I vecchi totalitarismi ci toglievano i diritti per arricchire se stessi, il nuovo totalitarismo del regime terapeutico Covid-19 ci toglie i diritti perché dice di farlo per il nostro bene.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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