Coronavirus: portiamo pazienza, ci vorrà del tempo

Purtroppo le pandemie finiscono non quando lo vogliamo noi, ma quando lo vogliono i virus. O meglio, quando lo vogliono i nostri atteggiamenti positivi. Cioè a dire che noi possiamo rispetto al virus prendere delle contromisure, che sono quelle del distanziarci e di autoproteggerci. Le uniche due misure che sono note, quando non hai farmaci che funzionano in maniera spettacolare e precisa, quando non hai un vaccino e quando non hai nemmeno una immunità di gregge. Dunque esattamente il caso di Covid-19.

La mascherina non piace a molti, personalmente non piace nemmeno a me, però penso che posso fare il sacrificio di mettermela per proteggere chi mi sta vicino. Ovviamente va ripetuto che quelle altruistiche hanno questa funzione qua. Dunque chiedo a chi sta vicino di fare la stessa gentilezza a me di quella che io faccio a lui. Nei mezzi pubblici, nei traghetti, nei treni, negli aeroplani.

Devo dire che tutti poi lo rispettano abbastanza tranquillamente. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, porteremo pazienza. La cosa peggiore sarebbe invece considerarci liberi dalla pandemia senza che questa sia finita. La pandemia finisce quando i morti sono zero, i ricoverati in terapia intensiva sono zero e i contagiati sono un numero controllabile.

Per intenderci la pandemia da Sars-Cov1 è finita, e non è stato trovato nemmeno un vaccino, e i contagiati all’anno sono qualche centinaio in tutto il mondo. Dunque questa deve essere la condizione che dobbiamo raggiungere. Mi pare ancora lontana. I contagi aumentano complessivamente in tutto il mondo sfiorando i 300 mila al giorno, che sono una cifra veramente consistente.

Poi si discute molto se questi siano tutti quanti in grado di infettare gli altri. Noi non lo sappiamo ancora in che percentuale lo fanno, ma io vorrei sapere chi è sicuro che il contagiato vicino a lui non gli trasmetterà la malattia. Soprattutto quanti vorrebbero fare a meno di queste regole per farsela venire questa malattia: per essere cioè contagiati. Il fatto che tu abbia contratto il virus, anche se non hai contagiato nessuno , impone 14-15 giorni di quarantena.

Questo significa che, dal punto di vista dell’attività produttiva, il fatto che tu sia contagiato o poco malato pesa uguale perché non potrai lavorare. Potrai farlo solo da casa e isolato dagli altri. Dunque quei contagiati contano eccome, e pesano. Per questa ragione, secondo alcuni calcoli matematici, in Italia arriveremo entro fine agosto quasi a 1000 contagiati al giorno.

Non è una bella cosa, semplicemente perché comunque quelle persone dovranno essere fermate e stare in quarantena. Dunque dal punto di vista delle attività produttive ci rimettiamo sempre.

La cosa migliore è: sì alla chiusura delle discoteche, si alla mascherina dove ci sono assembramenti anche all’aperto, certamente sì in tutti i luoghi chiusi in cui non puoi fare altro che proteggere gli altri con un gesto altruistico. Francamente se a qualcuno gli provoca sofferenza o pruriti, ce ne faremo una ragione.


GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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