Discoteche chiuse e obbligo mascherine: non è vero! ► Ecco cosa c’è scritto nei loro provvedimenti

Tutti i riflettori sono puntati sulla nuova ordinanza del ministro Speranza, un provvedimento volto a fermare il virus che ha preso di mira soprattutto i giovani: chiusura discoteche e mascherina obbligatoria dalle 18, è stato annunciato. “Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”, con queste parole il Ministro della Salute ha giustificato la sua decisione.

Oggi però vengono sollevati molti dubbi non solo sulla bontà della decisione, ma anche sul contenuto reale del provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il Prof. Enrico Michetti, direttore della Gazzetta Amministrativa, ha così analizzato la nuova ordinanza del Governo.

Discoteche chiuse e obbligo mascherine: non è vero! ► Ecco cosa c’è scritto nei loro provvedimenti

“Ormai le bozze vengono stravolte, in Gazzetta Ufficiale arriva che non c’è obbligo di mascherina. Non si parla più di dispositivi per la protezione delle vie respiratorie ma semplice protezione della via respiratoria, anche con la mano. Chiunque venisse multato per non avere la mascherina indosso dalle 18:00 in poi può opporsi a quel tipo di provvedimento sanzionatorio. La protezione delle vie respiratorie può avvenire in qualsiasi modo.

Addirittura qui si fa un’ordinanza che proviene da un atto amministrativo quando il combinato disposto degli articoli 2-13-16 e 32 ti dicono che soltanto la legge dello stato può limitare la libertà personale che è inviolabile ma ormai oggi lo si fa con atti amministrativi di natura monocratica dove un uomo solo decide disposizioni per tutti, in maniera apodittica dall’alto. Ne abbiamo parlato fin troppo e sembra che ormai sia calato un silenzio assordante su questa vicenda. Non solo limitano la libertà ma lo fanno in maniera irragionevole e sproporzionata. Questo è quello che emerge da una valutazione di questi provvedimenti.

Inoltre questi mutano perché le discoteche sono ancora tutte aperte, ciò che non si può fare è l’attività di ballo. Per cui io, umile servitore dello Stato, la cosa che deduco è che il virus si trasmette con il ballo. E’ un virus ballerino”.


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