Qualcosa si muove sul fronte interno ed estero anche sul capitolo del vaccino contro il coronavirus. Alle recenti dichiarazioni del Premier Conte che si è espresso contro l’obbligatorietà ha risposto oggi un partito della stessa maggioranza di Governo. I parlamentari di Italia Viva hanno infatti promosso una petizione per imporre il vaccino anti covid a norma di legge.
A livello di ricerca internazionale, invece, nelle ultime ore il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la messa a punto del primo vaccino chiamato “Sputnik”.
Intervenuta ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani, la deputata di Italia Viva Lisa Noja, nonché prima firmataria della petizione per l’obbligatorietà del vaccino, ne ha motivato le ragioni.
Ecco l’intervista alla deputata Lisa Noja a “Lavori in Corso”.
Crede al vaccino russo?
“Credo che in Italia dovremmo avere un vaccino che rispetti i parametri internazionali di sicurezza e sia lontano dai possibili aspetti avversi. Sarà un’ipotesi che ci darà la comunità scientifica”.
“Proteggere se stessi per proteggere tutti”
“A noi sembra curioso che dopo mesi a limitare in maniera molto pesante la libertà dei cittadini perché proteggere se stessi voleva dire proteggere anche gli altri, questo parametro non viene rispettato per il vaccino.
Come se vaccinarsi o meno fosse una questione individuale. E sappiamo che non è così. E’ una questione che coinvolge la salute di tutti. Dire ‘ognuno deciderà per sé’, non è una scelta politicamente responsabile”.
“Introdurre disincentivi per non vaccinarsi”
“Si tratta di riconoscere o meno se sui vaccini c’è un interesse della collettività o solo un interesse del singolo. Io credo che ci sia un interesse della collettività.
“Per alcune categorie più a rischio bisognerebbe introdurre dei forti disincentivi a non farlo. Perché siamo in una situazione straordinaria. E ad ottobre dobbiamo essere in condizione di escludere la normale influenza con il covid”.
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