Jimmy Lai, magnate di Hong Kong, uno degli uomini più ricchi dell’ex colonia britannica a capo di un vero e proprio impero commerciale e mediatico, è stato arrestato.
E’ proprietario del gruppo Next Media e di testate che si sono distinte per la loro posizione fortemente critica nei confronti del regime cinese. Le accuse contro di lui sono pesantissime e punibili con il carcere a vita. Ciò ai sensi della controversa legge sulla sicurezza nazionale entrata in vigore lo scorso 1° luglio.
Legge che apparentemente serve a protegge la Cina, ma che in realtà serve per estirpare la democrazia dall’ex colonia.
Qualcosa che avrebbe dovuto trovare la ferma opposizione dell’Unione Europea e delle democrazie occidentali e che invece vede in trincea soltanto Donald Trump. Si tratta infatti di una evidente ritorsione cinese nei confronti della decisione del presidente americano di porre sanzioni contro diversi alti dirigenti e politici di Hong Kong.
Questo vuol dire che lo scontro tra USA e Cina è arrivato a un punto di non ritorno. Il silenzio dell’Europa è assordante. Il silenzio complice del Vaticano inaccettabile.
La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo
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