Non si torna più indietro: hanno inventato una nuova patologia per mantenere in vita il regime

Hanno scoperto una nuova patologia, si chiama asintomaticità. Si chiama in sostanza risultare positivi al tampone senza avere alcun sintomo. I reparti di animazione e di terapia intensiva in questi giorni di agosto sono pressoché vuoti, i casi di decesso pressoché inesistenti.

Come si può dunque mantenere l’emergenza in assenza di emergenza. Come si fa dunque a tenere in piedi il nuovo regime molto stringente come loro stessi l’hanno definito se non vi è più l’emergenza su cui esso si fonda? Semplice, inventarsi una nuova patologia: l’asintomaticità. Vi sono, è storia di questi giorni, 1000 casi ma solo 3 decessi e una riduzione dei malati gravi, parola del Dottor Bassetti.

Dov’è di grazia l’emergenza? E’ come la fedeltà tra gli amanti che diceva Metastasio: che vi sia, ciascun lo dice, dove sia, nessun lo sa. Il trucco è alquanto semplice direi banale, si parla genericamente di nuovi casi insistendo su questo aspetto ben più sul fatto che sono sparite le morti e le corse nelle terapie intensive. Prodigi dei padroni del discorso terapeuticamente corretto.

Tra l’altro non passi sotto silenzio il fatto che il tampone positivo può mutare la sintomaticità in malattia. Come? Creando panico e depressione ossia fattori che portano all’immunodepressione e a tutto ciò che può seguirne. E’ del resto pleonastico che i signori del farmaco lavorano da anni in vista del reperimento del loro Sacro Graal. Produrre farmaci per soggetti sani.

Ci sia infine concesso di sollevare un dubbio amletico: se come ormai pressoché tutti i virologi ripetono il virus muta senza posa, come si fa a trovarlo mediante il tampone? Il tampone dovrebbe avere una sequenza genica in grado di attaccarsi al virus eventualmente presente nel liquido esaminato. Se il virus muta senza tregua, come si può usare lo standard connesso al test? Non si va in quel caso a cercare
un virus differente da quello che è eventualmente presente nel liquido esaminato?

Insomma sembra che l’emergenza non possa e non possa e non debba finire perché se finisse si dovrebbe tornare alla normalità. Ma loro padroni del caos hanno già deciso da tempo che è tempo di nuova normalità e che il passato a cui eravamo abituati non può più tornare.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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