“Solo un cretino diventa lo zimbello del paese per 600 euro. Se sarà grillino lo saprete presto” ► Silvestri (M5S)

Ma quale sicurezza dell’impunità, ma quale privacy: i “furbetti” del bonus sono solo dei cretini, parola di Francesco Silvestri, deputato del Movimento 5 Stelle che a ‘Lavori in Corso’ ha invitato i colleghi a rinunciare alla privacy.
Tutti i grillini hanno infatti ricevuto nel pomeriggio una mail firmata Vito Crimi che intima ai suoi deputati a rinunciare alla privacy dietro cui i 5 parlamentari che hanno richiesto il bonus di 600 euro si stanno in queste ore (legittimamente) “nascondendo”.
Il commento dell’Onorevole Francesco Silvestri ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Sicurezza dell’impunità? Per me c’è la sicurezza della deficienza, perché era sicuro che la cosa sarebbe venuta fuori. Per me solo un cretino diventa lo zimbello del paese per 600 euro. Questo a prescindere dall’appartenenza. Poi è ovvio che se farà parte del Movimento 5 Stelle lo vedremo presto, perché ho appena ricevuto una mail dal mio capo politico che mi chiede di dargli l’autorizzazione a vedere se sono stato io.

Sulle parole di Nobili

Non sono d’accordo con Luciano Nobili, credo che l’Inps si assuma tutta la responsabilità di quello che sta succedendo, quindi non credo che la notizia sia infondata.

Nei momenti difficili la prima cosa che rischia è la trasparenza dei partiti, quindi guardiamoci al nostro interno e non puntiamo sempre il dito su chi tira fuori la notizia. Il problema non è la notizia, il problema è se è avvenuta.

“Sarei contento se tutti rinunciassimo alla privacy”

Una cosa che sta girando con cui non mi vedo d’accordo è il fatto che questo bonus lo potevano chiedere tutti. In realtà c’è scritto per esempio che il bonus non spetta alle partite Iva che sono iscritte ad altre casse di previdenza, quindi con altri redditi. Poi sicuramente era difficile prevedere che qualche cretino deputato facesse la richiesta, però da questo punto di vista bisogna sempre vedere il contesto in cui si sta operando.

Sarei contento se i miei colleghi rinunciassero alla privacy. Questo non è più un momento di privacy, e anche questi sono messaggi“.


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