È il giorno della resa dei conti. Mike Pompeo, Segretario di Stato americano, è oggi a Roma dove incontrerà il Presidente del Consiglio Conte. Poi avrà un bilaterale con il ministro degli Esteri Di Maio e poi l’incontro più significativo: quello con il Segretario di Stato vaticano Parolin.
Pompeo arriva a Roma in uno dei momenti di massima tensione tra Usa e Santa Sede. Era stato proprio il Segretario di Stato americano nelle scorse settimane a lanciare un monito pesantissimo al Vaticano, invitandoli a non rinnovare l’accordo con la Cina che a breve andranno rinnovati. Ne andrebbe dell'”integrità morale del Vaticano“.
Altro dossier pesantissimo, sempre riguardante la Cina, che l’ex capo della Cia Pompeo si troverà ad affrontare con Conte è quello che riguarda la tecnologie 5G. Sono certo che Conte proverà a prendere tempo, cercando di nascondere gli accordi già sottoscritti dagli operatori italiani con il colosso cinese.
Ma Pompeo vorrà vederci chiaro ed avere una risposta definitiva. Per Conte la situazione è resa ancora più complicata da un’inchiesta anti dumping partita da “Europa cable”, che a nome dei produttori del settore accusa la Cina di aver venduto in Europa cavi e infrastrutture a prezzi bassissimi. Il problema è che da questa inchiesta si evince chiaramente che ad acquistare tecnologie e cavi dai cinesi siano stati anche gli operatori italiani.
Conte sarà costretto ad uscire allo scoperto. E anche palese il fatto che Conte si sente di avere le spalle coperte, dato che sta remando nella stessa direzione del Vaticano. Ma sarà costretto a dichiarare all’alleato atlantico la sua decisione per quanto concerne la tecnologia 5G. A quel punto dovrà aspettarsi la resa dei conti.
La Matrix Europea con Francesco Amodeo
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