Se in un’economia umanistica il valore dell’economia è legato al valore della conoscenza dell’uomo appare allora indubitabile affermare che l’economia sia una materia umana. Non mi risulta infatti che esista un’economia del cavallo o del passero. Trovo risibile fare certe affermazioni, ma è necessario dire l’ovvio quando il reale viene nascosto per motivi ideologici da decenni.
Diceva Adam Smith che non si è mai visto un levriero scambiare la preda in cambio di qualcosa. È lì la grande differenza con gli animali: l’economia diventa uno scambio al fine di un mutuo beneficio e non si è mai visto in natura, negli animali, questo tipo di comportamento.
Economia umanistica: questo aggettivo dopo il termine economia appare pleonastico. Non bisognerebbe dire che l’economia sia una questione dell’uomo, ma da decenni abbiamo negato questa assoluta verità al punto che da economia dell’uomo e della famiglia si è passati alla finanza vera e propria.
Quando sento dire al Presidente del Consiglio che non bisogna usare i soldi del Mes per fare ospedali perché aumenta il debito pubblico io sono senza parole. Vuol dire che il lavaggio del pensiero è diventato talmente forte che ogni giorno vi spiegano che è più importante accumulare denaro che non accumulare salute, benessere e sopravvivenza.
Siamo arrivati al punto da negare l’umanità in confronto alla disumanità.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi
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