“Conte si è dato alle televendite! Udite, udite: lotteria se paghi il caffè con la carta” ► Malvezzi

Il 2020 potrebbe essere l’anno dell’inizio della fine del contante: il governo sta pensando a un sistema di cashback e premi per incentivare l’uso della moneta elettronica da parte degli italiani. Già all’inizio dell’anno erano previsti investimenti in tal senso, ma l’epidemia di Covid ha rallentato tutto.
Ora però sembra il momento buono: lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte in persona in un video divenuto virale e molto discusso sul web.

E’ probabilmente l’atteggiamento molto propositivo di Conte a scatenare l’ilarità virtuale, ma non è solo la gestualità molto accentuata a far parlare gli internauti: “I primi centomila sms avranno 1.500 euro a testa, in più ci sono 50 milioni all’anno per una lotteria con estrazioni periodiche“, dice il Premier promettendo ricompense per i fruitori del POS.

Ed è subito indignazione (quando non divertimento) per un provvedimento su cui Valerio Malvezzi aveva profetizzato molto tempo addietro.
Così come aveva fatto Vittorio Colao, uomo prediletto del premier a capo della task force che ha guidato la ripartenza del Paese dopo l’emergenza Covid.
Il manager ha sempre parlato di denaro digitale in toni più propositivi che critici, diversi anni or sono da quando parlò di un simile scenario ad un gruppo di imprenditori digitali, promettendo grandi profitti nel caso tutto ciò si fosse realizzato: per ora tutto sembra concorrere alla sparizione della moneta tradizionale, secondo quanto annunciato da Conte.

Ecco il commento di Valerio Malvezzi a un giorno speciale.

Stamattina ho capito che siamo passati nell’era della televendita ictu oculi. Il Presidente del Consiglio inizia a fare televendite.
Pensavo fosse una fake quando me l’hanno fatta vedere, poi mi sono documentato e sta uscendo su tutti i giornali con una certa enfasi il fatto che toglieremo il contante.
Io lo dicevo e lo scrivevo 5 anni fa: all’epoca tutti mi presero in giro, mi derisero. Ora vediamo il Presidente del Consiglio dire davanti a una telecamera che se voi comprate un caffè e spendete con un carta di credito, accumulate dei punti. E se fate grandi acquisti ottenete il 10% dei punti. E ci sono anche dei bonus: udite udite, abbiamo anche creato anche una lotteria tramite SMS!
Nella mia vita non avrei mai pensato di vedere un Premier arrivare a questo punto.

Io non credo più a Babbo Natale, alla Befana, non leggo più i libri delle fiabe né Peter Pan, ma nel contempo guardo i giornali che dicono che dobbiamo prendere il Mes, il Recovery Fund e via discorrendo.
Penso alle persone che sentono queste cose che non abbiano rudimenti di economia e penso che stiamo drogando un intero paese, perché in questi giorni è stata fatta un’asta di titoli di stato, cioè di normale debito pubblico esattamente come il Mes e il Recovery Fund che poi dovremo restituire col cappio alla gola, mentre qui – senza cappio – l’Italia ha collocato sette miliardi al tasso dello 0,35% con normali buoni del tesoro pluriennali.

Ora, io chiedo a qualsiasi persona di normale intelletto con nessuna tessera di partito in tasca: ma scusate, vi spiegano che dobbiamo usare il Mes (che alla fine ci metteranno), ma il Mes serve quando uno Stato non riesce ad accedere ai mercati finanziari. Ma se il mio Stato sta accedendo normalmente aiuto mercati finanziari pagando i tassi più bassi di tutta la storia, mi spiegate perché continuate a prendere per il culo la gente?

La spiegazione è: perché spiegano le cose esattamente come devi prendere il cappuccino al bar con la carta di credito. Perché vogliono andare in una società di schiavi e padroni , e gli schiavi, per essere tali, devono essere privi di conoscenza.
Quindi dobbiamo raccontare delle balle, usare tutta la forza finanziaria per raccontarle e far credere alla gente che Gesù è morto di freddo
“.


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