“Così muore la democrazia! Gli italiani non possono essere ingannati” ► Duranti e Michetti

La coerenza: è una di quelle virtù che contraddistingue una classe dirigente all’altezza. La stessa che sembra mancare all’attuale generazione politica, orientata più su giravolte e trasformismo. Nessuno escluso. Una caratteristica messa in atto fino agli ultimi giorni, nel vivo della campagna elettorale per le elezioni regionali ed il referendum sul taglio dei parlamentari.

È in periodi come questi che la politica italiana dà il meglio (sarebbe il caso di dire il peggio) di sé. Vengono fatte promesse, presentati programmi di Governo, manifesti di partito, che puntualmente sono ribaltati ad elezioni terminate.

Ancor più grave se una volta eletto cambi le regole del gioco a tuo favore, ad esempio apportando delle modifiche a tuo favore alla legge elettorale. In diverse occasioni è già successo e a farne le spese è stato sempre il popolo, che negli anni ha visto ridurre la sua sovranità anche nel meccanismo di elezione dei suoi rappresentanti.

Un motivo in più per gridare allo scandalo ed indignarsi di fronte a questi veri e propri abusi di potere. Come hanno fatto, in diretta a “Un giorno speciale”, Fabio Duranti ed il professor Enrico Michetti ai microfoni di Francesco Vergovich. Ecco le loro accuse.

Duranti: “La politica ha ingannato gli elettori”

“Io non ho paura di voi. Chiedo scusa però non s’ingannano i cittadini italiani. Il cittadino italiano non può essere ingannato. Noi dobbiamo vigilare su questo. La politica oggi ha ingannato l’elettorato. Gli ha detto una cosa, ha preso i voti sulla base di una promessa che poi non è stata mantenuta. Questa è una cosa gravissima. Questo è l’inganno più grave sul quale io ritengo che il Presidente della Repubblica dovrebbe mettere le mani.

Se tu non devi rendere conto perché tanto hai il posto sicuro perché tanto sarai nominato, così muore la democrazia. La cosa che bisognava fare era cambiare la legge elettorale, non un taglio dei parlamentari”.

Michetti: “Espropriata la sovranità del Parlamento”

“Come si esercita la sovranità se non scegliendo i propri rappresentanti. La sovranità significa che il potere del Paese deve essere esercitato dal popolo. E’ chiarissima la Costituzione. Allora mi spiegate perché dei 630 parlamentari, soltanto 232 sono stati eletti dal popolo? E gli altri 368 vengono nominati dai partiti. Il Parlamento già è stato espropriato di questa sovranità. Soltanto il 37% degli eletti in Parlamento proviene da una scelta dettata dal cittadino”.


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