Non ho parole per bollare il comportamento di quegli ignoranti e riccastri andati in Sardegna

Non esiste un “caso Costa Smeralda”. Così ci dicono le autorità e soprattutto così ci dicono i tamponi che sono stati fatti e che non hanno rivelato positivi in coloro che abitano e vivono in Sardegna. Allora cosa è successo in Costa Smeralda? E’ successo che qualche centinaio, se non qualche migliaio, di persone che non vivono in Sardegna, ma che in Sardegna hanno casa oppure prendono residenza per vacanza, fregandosene di qualsiasi tipo di distanziamento fisico o di precauzione, se ne sono andati in giro per discoteche e per ristoranti non mettendosi la mascherina, infettando e contagiando a destra e sinistra e poi tornandosene indietro. Addirittura lasciando nomi e numeri di telefono e coordinate false.

Un manipolo di riccastri senza arte ne parte che pensano che il Covid 19 sia una pandemia inventata, che non sanno distinguere un virus da un batterio – ci mancherebbe altro – che hanno come unica religione quella del denaro e divertimento a facile costo, che hanno colonizzato la Sardegna comprando case e andando in alberghi dove i sardi fanno i camerieri (questo va sempre ricordato) e che quindi prendono la vita con grande naturalezza e grande facilità perché tanto loro hanno i denari, questa è la verità. Questo è quello che è accaduto in Sardegna.

Peraltro hanno anche messo in pericolo un sistema sanitario che in Sardegna, come tante altre regioni centro-meridionali, è piuttosto fragile. Tutto questo perché loro si dovevano divertire dato che era arrivata l’estate. Io non ho parole per bollare un comportamento di questo tipo che poi ha portato anche gli immancabili contagi di personaggi famosi che abbiamo commentato. Non c’è nessuna soddisfazione nel vedere il contagio di nessuno, ma non ce n’è soprattutto perché questo è un virus che può essere pericoloso soprattutto per le persone di una certa età. Dunque è meglio che non si espongano a contagio dove chiunque dovrebbe facilmente, o abbastanza facilmente, capire. Questo, vale la pena ricordarlo ogni giorno, è il paese degli analfabeti funzionali. Coloro che non sono in grado nemmeno di riassumere un articolo scritto di un articolo di giornale, figurati di capirlo.

Coloro che non sanno la differenza che c’è tra la rivista Gente, molto rispettabile ma certo non fa informazione scientifica, e la rivista Nature che non fa nessun intrattenimento ma fa informazione scientifica. Ecco, il problema in Italia è sempre questo: una grandissima ignoranza.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi


LEGGI ANCHE: