14 positivi che rischiano di far saltare il banco. Il Genoa ha ufficialmente comunicato il contagio al Covid-19 di un rilevante numero di tesserati. I nomi dei calciatori positivi ancora non sono stati resi noti dalla società rossoblu. Immediatamente è scattato l’allarme dalle parti di Napoli.
La squadra partenopea, infatti, ha sconfitto 6-0 proprio i liguri nel match di domenica pomeriggio al San Paolo. Sullo sfondo adesso c’è l’incontro al ‘Ferraris’ contro il Torino di Giampaolo.
Cosa succederà al proseguo del torneo di Serie A. Verrà applicato un nuovo lockdown dedicato al nostro calcio? Oppure saranno rinviate solo alcune partite?
Ai microfoni di ‘Radio Radio Lo Sport’ è intervenuto l’Avvocato Roberto Afeltra
“Dal punto di vista regolamentare questi calciatori del Genoa faranno la quarantena. Il Genoa stesso, con quelli che restano, potrà andare a giocare a Torino se il secondo tampone è negativo per tutti quanti gli altri. E’ chiaro che se ci fosse un aumento di queste positività anche asintomatiche, da parte di giocatori di più società, ci sarebbe un problema per l’intero campionato. Per ora questo rischio o questo pericolo non c’è”.
Sul rinvio di qualche ora del match del San Paolo
“La partita di domenica è stata rinviata di qualche ora perché il Genoa ha prima fatto i tamponi per tutti con risultato negativo per tutti, per poi partire alla volta di Napoli. Al momento non ritengo questa situazione né tragica, né troppo pesante. Può accadere. Due o tre sono arrivati qualche settimana fa nel Parma, oltre a quattro o cinque della Sampdoria. Ciononostante le squadre hanno giocato regolarmente le partite con quei limiti della quarantena, inseriti con l’ultimo comunicato del CTS che ha fatto iniziare il campionato”.
Genoa-Torino verrà rinviata?
“Non c’è una norma che impone il rinvio se una società ha un certo numero di atleti positivi. Poi sorge un altro problema. La lista principale, quella over 22 che è stata tanto di moda in questi ultimi giorni per altri motivi, prevede 25 calciatori. Quindi se ce ne sono 8, ne restano altri 17. Quindi il numero per poter giocare c’è. Vedremo quella che accadrà da qui a giovedì, venerdì e sabato, per vedere quali sono gli esiti dei tamponi che i genoani faranno domani o dopodomani”.
Questo il pensiero delle nostre Teste di calcio
Alessandro Vocalelli
Io penso che bisogna agire non con il regolamento ma con il buon senso. Di fronte al fatto che non c’è una norma ma ci sono 10 giocatori impossibilitati a giocare, la partita va rinviata. Che senso ha giocare una partita perché ne restano altri 15 e allora si gioca con quelli? E’ chiaramente una partita falsata. Allora se non vogliamo che da lunedì si cominci a dire che il campionato è falsato, bisogna applicare il buon senso. Prendiamo l’esempio di squadre come il Napoli o la Lazio. Se mancano giocatori come Koulibaly, Manolas, Fabian Ruiz, Zielinski, Osimhen, Mertens, Insigne, Lozano ed altri. Così come immaginiamo se alla Lazio dovessero mancare 10 titolari. Io penso che non abbia senso proseguire un discorso sulla base di un regolamento che non ha previsto una normale non prevedibile. Per me Genoa-Torino è una partita da rinviare subito.
Franco Melli
Secondo me la situazione è grave. Bisogna agire con la massima prudenza. Anche io non sono d’accordo sul fatto che si giochi comunque. Se a una società gli vengono a mancare 10-11 dei giocatori migliori, bisogna rinviare la partita. D’altra parte noi stiamo andando avanti in assenza di una regola specifica che dica: ‘Al massimo possono ammalarsi 3 giocatori e non di più’. Diversamente si blocca e si rinvia la partita. So che a Napoli hanno paura di avere giocatori inevitabilmente contagiati.
Fabrizio Patania
Io sono per il buon senso. Per me Genoa-Torino va rinviata. In un periodo in cui, come diceva Melli, dobbiamo convivere con il Covid, che magari tornerà più forte, bisogna prevedere una norma per cui se ci sono 3-4 o 5 positivi al massimo, e se gli altri sono tutti negativi, la squadra può giocare. Se si supera un numero limite, bisogna rinviare le partite.
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