Nell’ecosistema 5 Stelle qualcosa si muove, in una evoluzione che porta con se critiche e dibattiti tra iscritti ed esponenti politici. La possibilità di allearsi con altri schieramenti, il doppio mandato, la ricandidatura della Raggi, sono gli ultimi atti di questo percorso.
Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina, è intervenuto a Lavori in Corso, per commentare la situazione pentastellata nella prospettiva nazionale e romana. Auspicando un confronto più profondo e diretto tra le anime del movimento, trova nei cambiamenti dei 5 Stelle motivazioni di necessità di fronte situazioni anomale.
“La sindaca aveva chiarito la sua intenzione e ce lo aveva detto della ricandidatura, penso sia normale. E normale è preparare una candidatura e un programma per Roma prima del tempo per un sindaco che ha amministrato una città difficile come questa. Quello che ha generato malcontento è la modalità con cui si è superata lo “scoglio” del doppio mandato e delle alleanze. Queste regole sono state superate in un momento in cui la partecipazione è stata molto bassa, con gli Stati Generali che si continuano a rinviare. Gli attivisti hanno posto attenzione su questo, e questo ha generato del malcontento a tutti i livelli tra attivisti e consiglieri. Auspico che questi Stati Generali si facciano, sono necessari per una revisione nel complesso del movimento e non di una singola regola.
Trovo anomalo che un’associazione politica venga convocata a ridosso di ferragosto con poco anticipo su regole storiche. Aver superato queste regole con un quarto di partecipazione è una sconfitta. Se non ci rendiamo conto di questo e non si corre ai ripari avremo delle conseguenze.
È necessaria una riorganizzazione dello statuto del M5S, ci deve essere un’ampia discussione. Credo che sia importante creare una vera scuola di formazione politica, essere preparati. È importante che ci sia un’organizzazione territoriale. Trovo anomalo che abbiamo due soci fondatori davanti migliaia e migliaia di iscritti che decidono con 24 ore di anticipo su una piattaforma che non è dell’associazione”.
Sullo stadio della Roma
“La delibera conclusiva in giunta non è ancora passata, questo significa che stiamo parlando di qualcosa che in giunta non esiste. Come ha indicato la sindaca ieri sono passate due delibere propedeutiche. Quando dovesse essere approvata in giunta e arrivare in aula avrà il consueto iter. Parliamo per atti, a me in giunta la delibera non è arrivata, quando arriverà faro le mie valutazioni affinché la discussione in aula possa essere più serena possibile“
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