L’eterno Ronaldo salva la Juve: con Sarri in panchina sarebbe stato processo

La Roma butta via la vittoria contro una Juventus brutta, ridotta in dieci per l’espulsione di Rabiot e salvata dall’eterno Ronaldo due volte.

Partita fresca della squadra di Fonseca per almeno un’ora abbondante prima di sgonfiarsi nella testa e nelle gambe, Juventus in caos tattico totale in mezzo al campo, là dove McKennie e Rabiot era in incomunicabilità e in avanti la scelta presuntuosa di Pirlo di lanciare Morata subito non ha pagato, inutile tatticamente anche Kulusevski sprecato e così la squadra bianconera ha nuotato nel nulla lasciando alla Roma il gioco nella zona centrale con Veretout e Mkhitaryan presenti e reattivi non come Pellegrini abbastanza vuoto.

Strana, impalpabile la serata di Dzeko in evidente crisi di identità e non soltanto per la mancata cessione alla Juventus, ha bruciato una colossale occasione ma nulla altro di rilevante ha offerto, raramente cercato e aiutato dai sodali. Difesa senza affanni ma distratta sul pareggio di Ronaldo là dove Bruno Perez e Mancini hanno assistito al solito salto in alto del portoghese.

Pareggio, dunque, come previsto ma Juventus da rivedere e correggere, in alcuni momenti qualcuno ha ripensato a Sarri, se ci fosse stato ancora lui in panchina sarebbe finito ai ferri. 

Tony Damascelli