Si è tenuta la scorsa settimana una manifestazione a Roma che aveva lo scopo, secondo quanto indicato da organizzatori e partecipanti, di manifestare il proprio dissenso rispetto alla “dittatura sanitaria” che il Governo avrebbe messo in atto sfruttando la situazione di emergenza.
Un evento che secondo Fabio Duranti fa emergere un importante spunto di riflessione su qualcosa che non ha direttamente a che fare con la manifestazione, ma con il suo contorno: il tipo di comunicazione che i media cosiddetti mainstream tendono a fare al giorno d’oggi.
“Hanno raccontato tante scemenze” ha osservato a ‘Un giorno speciale’, ma ciò non deve stupire, secondo lui: è infatti ciò che accade quando i media vengono “acquistati” da qualcuno. Ecco cosa ha detto in diretta a Francesco Vergovich.
“Lo dicevano già un secolo fa: il passaggio dalla democrazia alla dittatura avverrà con i media” ► Duranti
“Sono tutte cose scritte molti anni fa. Cosa ci hanno detto i filosofi, gli scrittori lo scorso secolo, molti decenni fa? Che la prossima guerra non sarà una guerra violenta, non serviranno le armi, non bisognerà spargere sangue pubblicamente, sarà virtuale. O anche reale, ma non lo vedrà nessuno.
Il passaggio da una democrazia a una dittatura avverrà semplicemente con i media.
Acquistandoli, acquistando il discorso, dando una precisa narrazione. La ricetta chi ha studiato la trova già nei libri. Questo è il problema, siamo ignoranti, sottoculturali. E la tecnologia non è servita per aiutarci! L’enciclopedia online, tutte le informazioni, la connessione, la navigazione… Sono servite a distrarci, farci giocare, liberare il nostro ego in rete”.
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