Villa Arzilla ha inquilini sveglissimi: Ibrahimovic, di anni 39, fa doppietta per il Milan, Pandev, siamo a 37, segna per il Genoa, Cristiano, a 35, realizza per la Juventus, roba buona che certifica la situazione della nostra serie A che, in attesa dell’alba sceglie il tramonto.
Il Milan è uguale a quello che avevamo lasciato a fine torneo postcovid, veloce, dinamico con quel fenomeno là davanti attorno al quale gira tutto il sistema disegnato da Pioli.
Il fattore Z fa la differenza, fisica e tecnica, non c’è situazione di gioco che non lo veda coinvolto, basta un qualunque pallone ai venti metri dell’area e gli avversari entrano in agitazione, non sapendo quello che possa accadere.
E accade.
Ma è tutto il Milan a dare segnali positivi, compatto e reattivo con il Bologna che è soltanto una premessa raramente realizzata. Segnalo che alla vigilia Sinisa Mihajlovic aveva previsto una parte del film “speriamo che Ibra non ci faccia cinque pappine…”, Zlatan si è limitato a due, bastano e avanzano per dare ossigeno, punti e fiducia per il futuro.
In attesa di Dzeko questo è un campionato per vecchi.
Tony Damascelli