Nelle precedenti pillole ho spiegato che nell’economia di rete il valore delle cose dipende dalla grandezza N, cioè il numero dei riusi di una certa conoscenza prodotta, dal valore V, il valore dell’apprezzamento di ogni singolo uso, e dal valore di quote Pi, cioè il valore della grandezza P che viene distribuita a ciascun soggetto i, ovvero ogni essere umano della terra.
Tutto dipende da un’economia di rete e questo influisce sulla sostenibilità a lungo termine dell’economia. Non esistono infatti automatismi sui livelli di N, V e Pi in grado di garantire l’equilibrio economico. Ecco perché bisogna agire su un altro equilibrio: quello interiore dell’uomo, raggiungibile solo ritornando a discutere delle leggi inviolabili della coscienza.
Probabilmente questi argomenti non sono popolari o interessanti come parlare di Mes e leggi elettorali, ma io scientemente sto cercando di darvi una sberla in faccia: smettetela di appassionarvi a un dibattito politico sterile e partitico (o movimentistico, che è la stessa cosa)!
Io vi voglio parlare delle cose veramente importanti: si deve scardinare l’economia.
È giusto che viviamo in una società in cui si fa di tutto per aumentare il numero di disoccupati? Sì, si fa di tutto per aumentare il numero di disoccupati, perché il disoccupato seduto sul divano in cambio di una elemosina è controllabile, diventa un drogato che ha bisogno nuovamente di quella sostanza, che si chiama elemosina di Stato, per continuare a votare e quindi continuare a rimanere schiavo.
Dovete cambiare modo di pensare, mettere in dubbio le vostre convinzioni.
Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi
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